Anno 1968, Borgo Santa Caterina Dove il tempo si è (quasi) fermato
Un’altra immagine suggestiva da Storylab. Siamo in Borgo Santa Caterina nel 1968, all’epoca passava ancora il filobus.
Un’altra immagine suggestiva da Storylab. Siamo in Borgo Santa Caterina nel 1968, all’epoca passava ancora il filobus.
Da Storylab arriva un altro scatto curioso: viale Vittorio Emanuele, in pieno centro cittadino. Ci appare molto diverso da quello che conosciamo oggi: «mancano» alcuni palazzi e non ci sono auto.
Una cartolina d’epoca ci mostra il monumento dedicato a Gaetano Donizetti, a pochi passi dal teatro cittadino che porta il suo nome. Monumento e teatro sono due segni tangibili dell’affetto della città verso il grande compositore dell’Ottocento, un uomo che con talento e passione ha avuto un successo enorme nella sua epoca, ma che nella vita privata è stato anche sfortunato.
Da Storylab spunta questa foto datata 1907. È la vecchia Fiera di Bergamo, lungo il Sentierone, fotografata da quello che oggi è largo Belotti. Demolita pochi anni dopo questo scatto, la Fiera lasciò spazio al Centro piacentiniano che ancora oggi è considerato il «salotto» della città. La storia di questo luogo, che inizia con un grande prato, è affascinante.
Un altro scatto affascinante da Storylab ci offre l’occasione per tornare a parlare del teatro Donizetti. Anzi, del teatro Riccardi. Perché là dove oggi sorge il teatro cittadino dedicato al grande compositore bergamasco prima c’era un altro teatro che portava il nome dell’impresario che lo costruì: Bortolo Riccardi. La storia della costruzione è curiosa e ricca di colpi di scena.
Da Storylab arriva una cartolina del passato: protagonista il Sentierone, luogo tra i più conosciuti e amati di Bergamo bassa. Lo scatto ci mostra il suo aspetto nei primissimi anni del Novecento, ma la storia comincia molto prima, quando la fotografia non era stata ancora inventata: 400 anni fa. All’inizio era solo un «sentierino» che attraversava il grande prato di Sant’Alessandro nel cuore del…
Da Storylab un altro scatto interessante della Bergamo di ieri. Siamo in via San Bernardino, all’angolo con via Greppi. Dalla latteria al vicino oratorio dove sono passati tanti ragazzi, affiorano tanti ricordi.
Un altro affascinante scatto da Storylab ci mostra quella che oggi è la Rotonda dei Mille. All’epoca, nei primissimi anni Venti, era ancora in costruzione.
Storylab questa volta ci porta nella centralissima piazza Vittorio Veneto a Bergamo. Curiosa la presenza di auto parcheggiate ai lati di viale Roma, la strada che attraversa la piazza.
Storylab questa volta ci porta in via 24 maggio, la zona degli (ormai ex) Ospedali Riuniti di Bergamo.
Torniamo indietro di mezzo secolo con un altro scatto affascinante da Storylab. Siamo in largo Cinque vie.
Storylab questa volta ci porta in via Tasca, nel cuore del centro di Bergamo, con uno scatto degli anni Trenta. Traffico a parte, a quasi novant’anni di distanza il tratto di strada che appare nella foto è quasi identico.
La riconoscete? Non è facile, ma se aguzzate un po’ la vista probabilmente ci riuscirete. Storylab stavolta ci porta in via Zambonate con una foto che quest’anno compie mezzo secolo.
Storylab stavolta ci porta a Redona, in via Papa Leone XXIII, una delle vie di accesso al quartiere. È passato più di mezzo secolo, ma questo tratto di strada ha mantenuto quasi intatto il suo aspetto.
Storylab questa volta ci porta in via Corridoni, con uno scatto che ci mostra il vecchio tram della Stei che dai primi del Novecento alla prima metà degli anni Cinquanta collegava la città di Bergamo ai centri della bassa Val Seriana.
Le foto sono bellissime e ci raccontano l’ex Monastero di Astino negli anni Settanta, con un gruppo di bambini in cui tutti noi ci immedesimiamo. E qualcuno, magari, si riconosce anche. Lo spera tanto la bergamasca che ce le ha mandate e che ha permesso la pubblicazione in Storylab.
Storylab questa volta ci porta in via Borgo Palazzo, all’angolo con via Angelo Mai, con una bella immagine da «streetphotography». Un incrocio della città che, tutto sommato, nel corso dei decenni ha conservato il suo aspetto.
Un altro scatto curioso da Storylab: ecco piazzale Oberdan tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Lo riconoscete?
Una foto dal finestrino di un filobus. Ci ricorda tanto certi scatti che appaiono su Instagram, ma siamo negli anni Cinquanta e i social network allora non erano nemmeno immaginabili. Storylab ci regala un altro scatto magico.
Storylab oggi ci porta negli anni Cinquanta in via Previtali. Scopriamo com’è cambiata questa strada cittadina con la foto interattiva.