Una crisi nella crisi, e Netanyahu all’angolo
MONDO. E adesso? Dopo il lancio di circa 300 ordigni contro Israele da parte dell’Iran, che a sua volta replicava al bombardamento della propria ambasciata a Damasco, che potrà accadere ancora?
MONDO. E adesso? Dopo il lancio di circa 300 ordigni contro Israele da parte dell’Iran, che a sua volta replicava al bombardamento della propria ambasciata a Damasco, che potrà accadere ancora?
IL CONFLITTO. Tra l’uccisione dei sette volontari dell’Ong World Central Kitchen (che porta a oltre 200 il numero degli operatori umanitari e sanitari morti durante le operazioni a Gaza) e il bombardamento dell’ambasciata dell’Iran nella capitale siriana Damasco c’è un nesso assai più stretto di quel che sembri.
MONDO. Il massacro del Crocus è un colpo durissimo alla geostrategia di Vladimir Putin, che, invece, di prendersela con l’Ucraina e con l’Occidente avrebbe dovuto continuare a mantenere la guardia alta in Asia centrale, dove vi sono interessi vitali per la Russia.
ESTERI. Se guardassimo dall’alto di un satellite la situazione in Medio Oriente, avremmo la sensazione di osservare un formicaio impazzito. La spedizione israeliana su Gaza, generata dal massacro di civili compiuto da Hamas il 7 ottobre scorso, si è impantanata nel suo stesso desiderio di vendetta e nella sua pochezza politica e strategica.