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Sabato
5
Settembre

Parra Oppidum degli Orobi

Sabato pomeriggio di apertura dell'Antiquarium e del Parco archeologico di Parre.

EVENTO CONCLUSO

Dalle 15 alle 18 apertura del Museo e del Parco Archeologico. 
Ingresso in Piazza S. Rocco e prenotazione per fascie orarie.

Era il lontano 1883 quando Giovanni Cominelli e i fratelli rinvennero, durante i lavori agricoli nei loro terreni in località Castello a Parre, un gruppo di numerosi manufatti in bronzo per oltre 1000 kg. Si trattava probabilmente del ripostiglio di un artigiano fonditore seppellito nel V secolo a.C.
Nel 1983, in occasione dei festeggiamenti per commemorare il centenario della scoperta del ripostiglio, il ritrovamento di numerosi frammenti ceramici diede il via alle indagini e nel corso di varie campagne di scavo è stato individuato un abitato esteso circa 13.000 mq.
Il 28 settembre 2013 furono inaugurati l’Antiquarium e il Parco archeologico. Tuttavia ad oggi solo una parte del complesso archeologico resta visitabile. I restanti saggi sono stati reinterrati in attesa di riprendere ulteriori interventi di ricerca e valorizzazione del sito.

Al Parco archeologico sono visibili i resti delle case rinvenuti durante gli scavi effettuati negli scorsi decenni.
Il complesso mette in luce l’importante centro (oppidum), che le fonti antiche denominano Parra, abitato dagli Orobi dall’età del Ferro (XI secolo a.C.) all’età tardo romana (V sec. d.C.), con un’interruzione nei primi due secoli d.C.
Il complesso sorgeva su un terrazzo fluviale in località Castello (termine usato in passato per indicare luoghi d’altura), in una posizione naturalmente difesa e strategica per il controllo della viabilità e delle risorse. Grazie a questa posizione chiave per il controllo delle risorse minerarie, l’insediamento rappresentò già dal XIV-IX secolo a.C. un importante centro metallurgico. Tra le sua attività principali, infatti, è documentata l’estrazione e la lavorazione del rame, del bronzo e del piombo. Ciò rese l’insediamento un importante centro di scambi commerciali con le popolazioni limitrofe e di snodo tra le valli e la pianura.
Le abitazioni rinvenute durante gli scavi archeologici appartengono al modello della “casa alpina”: di forma quadrangolare, infossata, con le pareti in pietra e legno, provvista di un piano rialzato e con il tetto di legno o frasche e paglia. Le costruzioni di epoca romana sono simili a quelle dell’età del Ferro, con alcune innovazioni nelle tecniche costruttive: la malta e i laterizi (tegole e coppi). Delle strutture si sono conservati solo i pavimenti e le basi in pietra dei muri.

L’Antiquarium raccoglie, invece,  una selezione dei reperti provenienti dagli scavi effettuati.
Il percorso espositivo conduce alla scoperta delle attività quotidiane e dello stile di vita degli Orobi: le lavorazioni artigianali, le forme di culto, i commerci e gli scambi con le popolazioni vicine, centro-alpine e celtiche, sono ben documentati dai manufatti esposti.
La collezione si compone di vasellame, ornamenti in bronzo e vetro, strumenti di pietra, oggetti in osso e corno, monete.
Tra i manufatti spiccano i reperti riportanti segni e iscrizioni e i boccali alpini in ceramica, che testimoniano le relazioni che gli abitanti di Parra intrattenevano con le popolazioni che abitavano le Alpi e le Prealpi centro-orientali.

Informazioni

Prezzo: Su prenotazione

Contatti

Telefono: 342.3897672
Email: [email protected]

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Data e Ora

Inizio: sabato 5 settembre 2020 15:00

Fine: sabato 5 settembre 2020 18:00

Giorni di apertura
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Luogo
Parra Oppidum degli Orobi

Parre, Piazza San Rocco