Le parole per dirlo

Parte il secondo corso di «Le parole per dirlo». Dopo la prima apprezzata esperienza di novembre, ricomincia il laboratorio di narrazione e scrittura autobiografica per raccontarsi ai tempi del covid-19.
Rivolto ai seriatesi e promosso dall’Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Centro Divenire - Centro di psicoterapia umanistica integrata, è a cura di Cristina Paruta, esperta in metodologie biografiche e autobiografiche e consulente in scrittura autobiografica individuale.

Il corso, gratuito e in programma da venerdì 22 gennaio, per 5 incontri online e settimanali di 2 ore, dalle 18 alle 20, è pensato per raccontarsi in questo tempo strano così da sentirsi meno soli e condividere con gli altri i propri vissuti. « Scrivere può aiutare in questo periodo eccezionale. Portare attenzione alla propria storia offre, infatti, più risorse e maggiori strumenti personali per attraversare questo tempo difficile e sospeso. Condividiamo stati d’animo d’incertezza, di preoccupazione e di paura e siamo preda di emozioni contrastanti che hanno bisogno di essere espresse. Per questo, trovare le parole per raccontarle e per condividerle con altre persone permette di governare l’ansia e di impedire che la rabbia e l’angoscia prendano il sopravvento», sostiene Paruta. 

Il laboratorio proposto non è un corso di scrittura creativa, ma un percorso di autoconsapevolezza e ricerca di sé. L’iniziativa, rivolta ai residenti di Seriate, è gratuita per i partecipanti, a cui si chiede la partecipazione ai 5 incontri (giustificata l’assenza per necessità inderogabili) in videochiamata. Sono previsti dei «compiti a casa», cioè un lavoro di scrittura da fare da soli che sarà poi condivisa con il gruppo. «Un corso commovente, che tramite suggerimenti e stimoli riesce a far emergere ciò che ogni partecipante ha bisogno di elaborare. Personalmente ha risvegliato in me ricordi e memorie della mia vita passata completamente dimenticati. Incanto della scrittura», il commento di un iscritto al primo corso.

Per un altro è «uno spazio di libertà unico, in cui mi sono presa tempo per pensare a me, solo a me, non siamo molto abituati a farlo, ma fa così bene al cuore. Nel gruppo è bellissimo ascoltare la vita degli altri e sentirne il profumo».