Una comunità che accoglie e accompagna le famiglie ferite

«Il sinodo sulla famiglia, durato due anni (2014-2015), e fatto di ascolto, discussione, confronto, discernimento, si è preso il tempo: non per arrivare a fissare nuovi criteri rigidi, ma per rimettersi in cammino. La “Amoris Laetitia” (19 marzo 2016) è piena di rimandi a osservazioni nate proprio da quel paziente lavoro.
È questo il modo con cui papa Francesco pensa debba essere governata la chiesa. All’opposto del decisionismo e dell’efficientismo a cui siamo abituati, il Papa si pone come guida credibile di un “camminare insieme”, in una visione dinamica dell’esistenza, dove il pensiero è, in certa misura, sempre “incompleto”, e proprio per questo costitutivamente dialogico.
Oltre la legge, c’è qualcosa che, compiendola, la supera. Solo questa accoglienza “fuori misura” può rompere la ripetizione del peccato, muovere a una vera conversione. Perché è la Misericordia che riscatta la nostra miseria: trasformandoci, per usare due termini efficaci di Primo Levi, da “sommersi” (dal male, dal peccato, dalla condanna sociale) a “salvati”».

Dall’Introduzione di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti all’Edizione San Paolo della Esortazione.

Gli incontri sono organizzati dal Centro Culturale S. Bartolomeo. Il quarto appuntamento è guidato da Don Eugenio Zanetti, responsabile del gruppo "La Casa" di Bergamo.