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Sabato
22
Febbraio

Concerto: Fior da fiore

Per la XXXIX edizione degli "Incontri europei con la musica", concerto da camera di Trio classico di Milano.

EVENTO CONCLUSO

Anche quest’anno, raggiungendo la trentanovesima consecutiva edizione, la stagione degli Incontri Europei con la Musica confermerà l’offerta alla città e ai suoi visitatori di appuntamenti di alto profilo culturale con la serie dei concerti, ospitati nella prestigiosa Sala “Alfredo Piatti” di Bergamo Alta, che ha negli anni ottenuto il patrocinio e il sostegno di Comune, Provincia, Regione e della Fondazione MIA.
Per specifiche proposte 2020 sono state attivate collaborazioni con le Fondazioni ASM e UBI-Banca e la Camera di Commercio di Bergamo.
Gli obiettivi di diffondere la musica da camera, promuovere giovani interpreti e autori, valorizzare i musicisti bergamaschi, presentare repertori originali, collaborarecon Associazioni musicali europee coinvolgono un significativo pubblico di appassionati residenti e visitatori; sono inoltre in fase di realizzazione contatti con il Conservatorio “G. Donizetti” per interventi collaterali mirati.
I 10 concerti, tutti a ingresso libero fino a esaurimento dei posti, si svolgeranno da sabato 25 gennaio a sabato 4 aprile.

In questo concerto il Trio classico di Milano, composto da violino, violoncello e pianoforte impaginano “Fior da fiore” un inedito “supertrio” con movimenti di L. van Beethoven, F. Mendelssohn, Fr. Chopin e J. Brahms, prendendo le mosse dall’“Arciduca” beethoveniano.
La spiegazione del titolo è molto semplice: oggi sono di moda le playlist e il concerto potrebbe sembrare una concessione agli usi del nostro tempo. In realtà, anche nel passato la fruizione della musica non avveniva secondo una modalità uniforme: nelle cosiddette accademie, anzi, si privilegiava la varietà, sia di brani che di interpreti. Solo con la metà dell’Ottocento si afferma una concezione più severa e unitaria dell’evento-concerto, per la quale anche la componente spettacolare ed edonistica dell’esibizione deve trovare una giustificazione storico-culturale. L’idea è quindi quella di costruire un percorso musicale attraverso le proprie predilezioni, combinando autori e movimenti a guisa di un puzzle o, se si vuole, di una lista di “tentazioni”...
Il primo movimento del Trio in si bemolle maggiore op. 97 di Beethoven, il cosiddetto “Arciduca”, è quasi un arco trionfale di ingresso: non tanto per la temperie emotiva, ben lontana dai toni eroici, quanto per le dimensioni e l’effusività delle frasi melodiche, liricamente espanse senza alcun timore di prolissità.
A esso faranno seguito i movimenti centrali (Andante e Scherzo) di un’altra partitura assai amata da esecutori e pubblico, il Trio in re minore op. 49 di Mendelssohn.
Il Trio in sol minore op. 8 di Chopin è invece generalmente considerato opera di apprendistato di un compositore non ancora ventenne, con tutti i pregi e i difetti di una personalità ancora alla ricerca della propria strada. Sarebbe più corretto invece considerarlo un lavoro sperimentale di un giovane che, con una conoscenza parziale del classicismo, affronta una forma e una formazione tipiche della musica da camera confidando quasi esclusivamente sulle proprie forze. L’Adagio sostenuto (che nella composizione occupa la terza posizione, come in molte partiture romantiche), appartiene evidentemente alla categoria del ‘notturno’ e per la qualità del cantabile è decisamente seducente.
Il pilastro finale di questa composita costruzione sarà il movimento conclusivo del Trio in do maggiore op. 87 di Brahms, un Allegro giocoso in forma di rondòsonata.
Suonano: Massimo de Biasio, violino – Guido Parma, violoncello – Keiko Hitomi Komizawa, pianoforte.

Informazioni

Prezzo: Ingresso gratuito

Contatti

Telefono: 035242287
Email: [email protected]
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Data e Ora

Inizio: sabato 22 febbraio 2020 16:00

Giorni di apertura
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Documenti

Locandina

Luogo
Sala Alfredo Piatti

Bergamo, Via S. Salvatore, 11