Le parole non sanno quello che dicono
Continua la rassegna "Lo spettacolo infinito" con uno spettacolo di e con Marta Dalla Via.
Ho preparato un raffinato spettacolo triviale interamente dedicato a loro: le pecore nere del linguaggio. L’ho fatto con il candore di un bambino e per capire quali siano i termini da non dire li ho dovuti pronunciare. Non si può? Che fare allora con queste parole? Eliminarle per sempre dal vocabolario? Condannarle a diventare eufemismi? Adeguarle a sinonimi politicamente corretti?
Le parole non possiedono un cervello e non hanno auto coscienza. Non possono essere buone o cattive perché non sono consapevoli, non sanno quello che dicono.
Sono per una comicità che crei conseguenze non per una che consolidi le convenzioni e voglio capire fino a dove posso spingere il mio humor linguistico per smascherare le nostre ipocrisie lessicali. Vorrei che questo spettacolo diventasse un mini corso di difesa concettuale da costruire e arricchire insieme al pubblico.
È più importante cambiare le parole o le cose che quelle parole intendono?
Cari spettatori parlatene male o bene, mandatemi mail minatorie o cartoline di auguri, ma solo dopo aver visto lo spettacolo. Fino alla fine.
(Marta Dalla Via)
di e con Marta Dalla Via
direzione tecnica e musiche di Roberto Di Fresco
in collaborazione con Piccionaia Centro di Produzione Teatrale