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Mercoledì
14
Dicembre

La vita davanti a sé

Per la Stagione di Prosa, viene portato in scena un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia.

EVENTO CONCLUSO

Pubblicato nel 1975 e adattato per il cinema nel 1977, al centro di un discusso Premio Goncourt, "La vita davanti a sé" di Romain Gary è la storia di Momò, bimbo arabo di dieci anni che vive nel quartiere multietnico di Belleville nella pensione di Madame Rosa, anziana ex prostituta ebrea che ora sbarca il lunario prendendosi cura degli "incidenti sul lavoro" delle colleghe più giovani.

Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando, con naturalezza, quel bambino nel suo dramma.
Un autentico capolavoro "per tutti" dove la commozione e il divertimento si inseguono senza respiro. Inutile dire che il genio di Gary ha anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi contemporaneo: la convivenza tra culture, religioni e stili di vita diversi.
Il mondo ci appare improvvisamente piccolo, claustrofobico, in deficit di ossigeno.
I flussi migratori si innestano su una crisi economica che soprattutto in Europa sembra diventata strutturale creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, i meno garantiti.
Se questo è il quadro, quale funzione può e deve avere il teatro? Non certo indicare vie e soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie emozionanti, commoventi, divertenti e chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e angosciante.

Raccontare la storia di Momò e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è necessario e utile. Le ultime parole del romanzo di Garay dovrebbero essere uno slogan e una bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: bisogna voler bene.

Prenota i biglietti a questo link.

 

tratto dal romanzo La vie devant soi
di Romain Gary Emile Ajar © Mercure de France, diritti teatrali gestiti dalle edizioni Gallimard con il nome di “Roman Gary” come autore dell’opera originale

traduzione Giovanni Bagliolo
edizione Biblioteca Neri Pozza
direzione musicale Simone Campa

riduzione e regia di Silvio Orlando
con Silvio Orlando e l’Ensemble dell’Orchestra Terra Madre (Simone Campa chitarra battente, percussioni | Marco Tardito clarinetto, sax | Maurizio Pala fisarmonica | Kaw Sissoko kora, Djembe)

scene Roberto Crea
disegno luci Valerio Peroni
costumi Piera Mura
organizzazione Maria Laura Rondanini
direttore di scena Luigi Flammia
fonico Gianrocco Bruno
amministratore di compagnia Vittorio Stasi
consulenza amministrativa e organizzativa Teresa Rizzo

produzione Cardellino srl

Informazioni

Prezzo: Da 12 a 38 euro

Contatti

Telefono: 035.4160600
Email: [email protected]

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Data e Ora

Inizio: mercoledì 14 dicembre 2022 20:30

Fine: mercoledì 14 dicembre 2022 22:00

Giorni di apertura
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Luogo
Teatro Donizetti

Bergamo, Piazza Cavour 15