Inter cinica e letale
Poche speranze, ma...

Non è sicuramente un bel momento per l’Atalanta e il derby nerazzurro che l’attende allo stadio Comunale contro l’Inter, primo match di un trittico che sarà giocato sempre di sabato, non induce per la verità all’ottimismo.

Non perché i milanesi abbiano un gioco travolgente e siano destinati a sopraffare i bergamaschi, ma perché l’Inter - bruttissima da vedere - è la squadra che ha raggranellato più punti in trasferta (20 in 9 partite, ha perso rocambolescamente solo a Napoli), vanta una grande solidità, la difesa meno perforata del torneo e le è sufficiente anche soltanto un tiro in porta per vincere. Armi che sarà arduo per l’Atalanta contrastare.

Paradossalmente domenica scorsa contro il Sassuolo, quando hanno costruito una serie considerevole di palle-gol, concedendone però anche diverse al team emiliano, i milanesi hanno perso, castigati dalle super parate di Consigli e da un rigore nel recupero, cedendo il titolo di campione d’inverno al Napoli, ma è improbabile che Icardi e compagni falliscano ancora. Spaventano i nove 1-0 a favore dell’Inter, il primo dei quali conquistato proprio contro l’Atalanta all’esordio del campionato con un gol di Jovetic al 93’ e l’Atalanta ridotta in inferiorità numerica nei venti minuti finali (rosso a Carmona). In undici contro undici, la squadra allenata da Mancini non aveva combinato nulla, mentre con il giocatore in più l’equilibrio si era infranto.

L’Atalanta è in un momento delicato per i quattro ko consecutivi, per lo schieramento d’emergenza (ancora ko Pinilla, Raimondi e Carmona, dovranno dare forfait anche Paletta e Grassi) e per il calciomercato destinato a incidere in modo non indifferente nella squadra bergamasca: è stato ceduto Moralez, sostituito da Diamanti che è dotato di un patrimonio tecnico indiscutibile e di un piede sinistro potenzialmente letale, ma il 32enne fantasista deve riacquistare il ritmo partita e contro l’Inter potrà al massimo giocare uno spezzone nella ripresa. A centro dell’attacco ci sarà ancora Denis che si dice forse destinato all’Indipendiente. L’argentino sta dando uno scarso contributo all’attacco atalantino, anche se la sua professionalità è ammirevole. Contro Murillo e Miranda sarà una giornata durissima per il Tanque che però ha una tradizione strepitosa contro l’Inter (le ha rifilato addirittura sette gol) e a quella i tifosi bergamaschi devono aggrapparsi.

Mister Reja alla vigilia ha suonato la carica: vuole il furore agonistico e il gioco. Sul furore agonistico non dovrebbero esserci dubbi. L’Atalanta sta steccando molto quanto a motivazioni, ma è impensabile che davanti all’Inter non ci siano una concentrazione e una determinazione assolute. Sul gioco c’è qualche perplessità in più perché i bergamaschi stanno stentando a essere efficaci in fase di costruzione e concretizzazione. Contro l’Inter rientrerà dalla squalifica de Roon e la speranza è che possa esprimersi nuovamente sui livelli super a cui ci aveva abituato prima della flessione recente. Lui, Cigarini - diventato il centrocampista più in forma - e Gomez, il nerazzurro in assoluto più incisivo, sono i tre giocatori che possono regalare all’Atalanta la speranza di ribaltare il pronostico sfavorevole. Insieme a una difesa che non dovrà concedere all’Inter la minima chance da sfruttare.

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