«Navigare, che passione
Ed è anche il mio lavoro»

Daniel Valli, dal lago d’Iseo ai mari di mezzo mondo. A 43 anni è comandante di uno yacht inglese. «Ai ragazzi dico: seguite i vostri sogni, è possibile».
«Ho iniziato come skipper per minicrociere con privati poi l’occasione
di solcare il mare aperto come comandante di uno yacht a motore».

«Trasformare la mia passione in lavoro, questo è quello che ho fatto». Daniel Valli, 43 anni, originario di Sarnico, da 11 anni vive sul mare. «Noi – racconta – ci definiamo marittimi. Essere un marittimo vuol dire lasciare tutto a casa e partire, per diversi mesi o, addirittura anni, e questa non è una cosa facile, richiede forte motivazione e coraggio, ma credo anche che insegni a essere uomo, a essere indipendente». I marittimi hanno dei concetti tutti loro di casa e famiglia. «Io – continua Daniel – dico sempre che noi marittimi consideriamo la barca la nostra casa e l’equipaggio la nostra famiglia e, anche se possono sembrare dei cliché, non c’è niente di più vero. Spesso mi capita di sentirmi a casa in posti sconosciuti, dove non sono mai approdato prima».

In realtà, Daniel Valli, aveva ben altri progetti per la sua vita. All’età di 16 anni, infatti, ha iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia, con la prospettiva di portare avanti l’attività del padre. «Stare sui banchi di scuola – dice – non era il mio forte, così grazie all’attività di impianti elettrici di famiglia ho iniziato a lavorare molto presto, anche se ho dovuto frequentare dei corsi serali e festivi, visto che il mio lavoro richiedeva comunque delle conoscenze teoriche e tecniche, oltre a quelle pratiche». Ha lavorato col padre fino al 2006. «Credo – sottolinea – di aver imparato un buon lavoro nell’azienda di famiglia, acquisendo delle qualità di base, come il forte senso di responsabilità e del dovere, la serietà, la puntualità e il rispetto, che ritengo fondamentali per svolgere qualsiasi lavoro, e che mi hanno sempre guidato e aiutato nel corso delle mie esperienze professionali e personali».

Sin da piccolo, però, Daniel, ha coltivato la passione per la navigazione. «Credo – specifica Daniel – che nasca proprio dalla mia terra d’origine, dal lago D’Iseo, dove mi sono appassionato allo sport della vela da ragazzo, e ho sempre partecipato a regate e portato piccoli clienti o amici a fare delle vacanze di qualche giorno o settimana». A un certo punto però, nel 2006 appunto, gli si è presentata l’occasione di trasformare la sua passione in professione. «Un giorno però – racconta –, quando meno me l’aspettavo ho ricevuto un’offerta lavorativa diversa. Ero appena rientrato da una crociera a servizio di una coppia di signori, che mi avevano chiesto di portarli in vacanza, e così per caso, parlando con loro, mi hanno segnalato un armatore, che cercava uno skipper da imbarcare sulla sua nuova barca a vela di 24 metri che sarebbe dovuta partire per la Spagna dopo una decina di giorni per restarci 5 mesi, così inviai il mio curriculum e mi fu proposto l’imbarco. È stato tutto abbastanza repentino e, dopo qualche giorno di meditazione, ho accettato la proposta e da allora ho iniziato una nuova vita, sotto tutti gli aspetti, che porto avanti ormai da ben 11 anni».

Da allora Daniel ha lavorato a bordo di diversi yacht: per i primi tre anni ha fatto imbarchi stagionali e poi a tempo indeterminato. Attualmente è comandante di uno yacht a motore, che ha base in Francia da 3 anni, di proprietà di un armatore inglese. Questo lavoro continua ad affascinarlo, sia per le esperienze passate che quelle che verranno. «Ho navigato – dice – da Genova a Trieste, da Gibilterra a Malta, passando dalla Grecia e, tramite il canale di Suez, in Mar Rosso, ho avuto la possibilità di conoscere tante realtà, partecipare a eventi sportivi e progetti sociali di vela per disabili, attraversando l’Oceano Atlantico due volte».

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