Scuola, i sindacati chiedono una Conferenza provinciale

Una «Conferenza Provinciale» sulla scuola è la proposta dei sindacati confederali Cgil - Cisl -Uil alle istituzioni bergamasche, Provincia e Comuni in testa. L’annuncio è stato fatto nel corso del tradizionale incontro per l’apertura dell’anno scolastico amministrativo che comincia il 1° settembre. I sindacati sono preoccupati soprattutto per gli annunciati tagli agli organici. Vincenzo D’Acunzo (Cisl), Tobia Sertori (Cgil) e Patrizio Mercadante (Uil) rilevano che la scuola bergamasca è già stata correttamente dimensionata negli anni ’90 e che non ci sono sacche di personale inutilizzato o classi troppo piccole. Al contrario la maggioranza delle classi sono tra i 28 e i 31 alunni, più di quanto la cubatura media delle aule degli istituti permetterebbe, essendo pensata per classi di 25 ragazzi. I segretari provinciali sono inoltre preoccupati per la sorte delle scuole di montagna, più di cinquanta sul nostro territorio, mentre 20 plessi scolastici hanno ancora pluriclassi. «Su tutti questi temi - hanno sottolineato - dobbiamo trovare una soluzione come territorio perché la scure dei tagli attuata da questo ma anche dai precedenti governi non deve abbattersi indiscriminatamente su chi ha gestito correttamente l’evoluzione della scuola». Riguardo all’organico i sindacati chiedono che i supplenti precari di classe A (quelli assunti ogni anno dal 1° settembre al 31 agosto) siano inseriti in ruolo in cambio della rinuncia per tre anni a ogni trasferimento in modo da assicurare stabilità e continuità didattica. La scuola bergamasca infatti soffre storicamente del carosello degli insegnanti, dato che il 70% proviene da fuori provincia. Sul tavolo anche il problema dell’insegnante unico alle elementari, annunciato dal ministro Gelmini e al quale anche la scuola bergamasca è contraria.(01/09/2008)

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