Giornata della vita consacrata, il vescovo Amadei: «Riconoscere Dio nella vita quotidiana»

«La vita consacrata deve essere esemplare, per la Chiesa e per il mondo, della costante e appassionata ricerca del Signore e insieme della conseguente capacità di saperlo riconoscere, amare e accogliere nella Parola, nelle celebrazioni, nelle persone e negli appelli della vita quotidiana. Aiutate le nostre comunità a vivere questa missione con la creatività, generosità e fiducia dei vostri fondatori e fondatrici». Con queste parole il vescovo Roberto Amadei ha presieduto oggi pomeriggio in Cattedrale una solenne Concelebrazione eucaristica in occasione della giornata della vita consacrata.

Oltre quattrocento fra religiosi, religiose e membri degli istituti secolari si sono riuniti nella basilica di Santa Maria Maggiore per la benedizione delle candele, segno di Cristo Risorto, luce del mondo. Poi, in corteo processionale con in mano la candela, cantando le Litanie dei Santi, hanno raggiunto il Duomo. «Saluto tutti i membri della vita consacrata della diocesi - ha esordito il vescovo nell’omelia -. È un saluto carico di gratitudine per quanto offrite generosamente al cammino della Chiesa bergamasca. Chiediamo allo Spirito Santo la grazia di crescere ogni giorno nell’essere "contemplatori del volto di Cristo" che, come ha detto il Papa, è il nucleo essenziale dell’eredità del Giubileo».

Insieme al vescovo hanno concelebrato don Alessandro Assolari, delegato vescovile per la vita consacrata, don Gianni Gualini, direttore dell’Ufficio orientamento vocazioni speciali, e i superiori degli ordini religiosi presenti nella nostra diocesi.

(02/02/2004)

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