Cronaca
Mercoledì 03 Dicembre 2003
Spari contro i ladri di pellicce che fuggono a piedi nei prati
Spari contro i ladri di pellicceche fuggono a piedi nei pratiSfondata la vetrina «Settepiù» con un’auto-ariete. Due poliziotti feriti durante l’inseguimento in autostrada
La loro razzìa si è conclusa sull’autostrada, tra i lampeggianti blu delle auto della polizia, il bagliore delle torce segnaletiche e il buio dei campi di Colognola dove sono riusciti a dileguarsi a piedi. Hanno sognato solo per pochi minuti, i cinque ladri che ieri sera hanno messo a segno una spaccata in grande stile alla pellicceria «Settepiù by Diego» sulla Briantea a Curno, poi le loro illusioni si sono trasformate in incubi: le macchine dei poliziotti e dei vigilantes che li tallonavano, i colpi di pistola esplosi alle gomme per fermarli e, infine, la fuga a mani vuote nella campagne.
Tutto comincia alle 22.15 quando i cinque si presentano alla pellicceria, nei pressi dell’Esselunga, su un furgone Fiat Ducato rosso e su una Lancia Thema. Il furgoncino viene usato come ariete: il malvivente che è alla guida prende la rincorsa nel piazzale che dà sulla Briantea, a quell’ora ancora discretamente trafficata, e si lancia contro una delle vetrine (nella foto Bedolis). Il vetro non regge, l’impatto manda in frantumi anche il lunotto di una Seat Ibizia parcheggiata vicino. I ladri scendono dai mezzi: adesso è una corsa contro il tempo, perché l’allarme è già entrato in funzione. Bisogna agire in fretta, razziare quanto più possibile: ognuno dei malviventi arraffa cinque, sei capi, per due, tre volte, quasi tutte pellicce e montoni esposti: secondo una prima stima della proprietà sono un centinaio i capi rubati, per un valore superiore ai 100 mila euro.
L’antifurto intanto continua a suonare, da un momento all’altro arriveranno le forze dell’ordine: i ladri caricano alla bell’e meglio la refurtiva sul furgone, mentre nel piazzale già compare l’auto di una pattuglia del Corpo di vigilanza Città di Bergamo (Cvb). I malviventi agiscono sempre più concitatamente, si dimenticano persino di chiudere il portellone del Ducato, tanto che nel ripartire perdono tre pellicce. Salgono sui loro mezzi e scappano a tutta velocità, la Thema davanti a fare da battistrada, il furgone dietro. Ma ormai sono smascherati, dietro di loro c’è il vigilante che l’insegue. I malviventi imboccano la Briantea, svoltano a destra verso via Fermi, la strada che porta al centro commerciale di Curno. Procedono a zig-zag per disorientare l’inseguitore. Intanto l’allarme è diramato: li cercano anche questura, polizia stradale e carabinieri che fanno confluire le loro pattuglie in zona. All’improvviso i due mezzi dei ladri tagliano verso l’Asse interurbano. Il vigilante perde terreno, ma la sagoma rossa del furgone viene notata dall’equipaggio di una Volante. I poliziotti si fiondano in quella direzione e in pochi secondi intercettano il mezzo. Intanto un altro agente del Cvb, Adam Zanetti, si piazza con la sua auto sul raccordo che dall’Asse porta al casello autostradale di Bergamo. È qui che compaiono pochi attimi dopo la Thema e il Ducato. «Ero appena sceso dall’auto - racconta Zanetti -, ho fatto appena in tempo a vederli. La Thema ha urtato la mia macchina, ha percorso la rotonda e poi è rientrata sull’Asse proseguendo per Seriate. Il furgone invece è entrato in A4».
I ladri con la refurtiva sfondano la sbarra del pedaggio, sempre tallonati dalla Volante; dietro c’è anche un equipaggio della Digos. Una volta in A4 prendono per Milano. Gli agenti della Volante affiancano il furgone che sbanda appositamente per mandarli fuori strada, poi quando sono a distanza ravvicinata sparano alle gomme. Tre, quattro, cinque colpi, esplosi in direzione dei campi, non verso il traffico della terza corsia e dell’altra carreggiata, per evitare di colpire altri automobilisti. Si viaggia a 150, 160 chilometri orari, il Ducato sbanda, ha le due gomme posteriori bucate: il conducente, dopo quasi mezzo chilometro dal casello, all’altezza di Colognola, inchioda e accosta: i due ladri scendono, scavalcano il guard-rail e fuggono nei campi. Anche i poliziotti scendono, ma rischiano perché, mentre sono sulla corsia d’emergenza, un camion centra il furgone: il paraurti si stacca e colpisce due agenti, uno della Digos e uno della Volante, che si feriscono lievemente ma che proseguono le ricerche nei campi (si faranno medicare più tardi). L’ultima scena sono i fasci delle loro torce che squarciano il buio della campagna: dei ladri non c’è traccia. Due ore più tardi, quando è la mezzanotte e mezza, qui tornerà tutto buio. (03/12/2003)
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