Vigili di quartiere, scatta la rivoluzione

Vigili di quartiere, scatta la rivoluzionePiù ore in strada e meno in ufficio: nominata anche una nuova coordinatrice

Sistemati i quartieri, ora tocca ai vigili. Ovvero, dopo aver chiuso la partita dei distaccamenti periferici - uno per ogni Circoscrizione - ora Palafrizzoni è alle prese con la fase due del progetto, con un obiettivo di fondo: sistemare le cose che non vanno e, soprattutto, riportare gli agenti in strada (nella foto di Beppe Bedolis).

«Nessun problema - commenta Riccardo Cargnelli, comandante della polizia locale -, siamo davanti a un progetto comunque complesso. Basti pensare che a Modena, dove questo tipo di servizio è in funzione del 1996, hanno già dovuto rivederlo per ben tre volte».

Nulla di strano, quindi, se a quasi quattro anni dal debutto - marzo 2000 nella 5ª Circoscrizione - il servizio necessita di una messa a punto. A cominciare dal responsabile, o meglio dalla responsabile. «Sarà Emilia Sedicino, attuale responsabile dell 1ª Circoscrizione», spiega il sindaco Cesare Veneziani (titolare della delega alla Sicurezza), che rimanda però ulteriori dettagli alla conferenza stampa di lunedì prossimo. E la designazione viene confermata anche dallo stesso Cargnelli: «Sì, sarà lei la nuova coordinatrice del servizio, mantenendo comunque anche la guida della 1ª Circoscrizione». Finora questo incarico era appannaggio di Giovanni Marroni, responsabile dell’Unità pronto intervento.

La Sedicino è responsabile della 1ª Circoscrizione dall’inizio 2003: nel corso dell’ultima festa della polizia locale è stata pubblicamente ringraziata con un mazzo di fiori dai commercianti di via Quarenghi, per i risultati conseguiti con i vigili di quartiere nel corso degli ultimi mesi. Risultati ottenuti grazie soprattutto a una capillare presenza sul territorio degli agenti.

Ed è proprio quest’ultimo uno dei punti chiave della fase due dei vigili di quartiere: «La maggiore presenza sul territorio, la gente ce la chiede e noi faremo il possibile», prosegue Cargnelli. Ma per farlo bisogna necessariamente «ridurre le incombenze di natura burocratica che spesso caratterizzano il nostro servizio». Insomma, meno impiegati e più vigili di strada, sul modello dei tanto agognati «bobbies» di londinese memoria.

Ma visto che, come nelle migliori tradizioni del caso, la coperta è sempre troppo corta, Cargnelli punta anche a una razionalizzazione del servizio, mettendo all’occorrenza in sinergia le varie Circoscrizioni. «Gli agenti a nostra disposizione sono 63, e di altre assunzioni non se ne parla: quindi in certi casi e per certi servizi stiamo lavorando ad ipotesi di natura consortile, sul modello di quanto fatto da diversi Comuni della provincia». L’idea è a suo modo semplice: considerare le sette Circoscrizioni alla stregua di altrettanti Comuni, e metterle in rete, laddove possibile.

Lunedì prossimo se ne saprà di più: nel frattempo la polizia locale ha ufficialmente un nuovo vicecomandante. Si tratta di Franco Morizio, che già ricopriva formalmente questa carica prima della sua istituzione, decisa l’8 gennaio dalla Giunta.

(03/02/2004)

© RIPRODUZIONE RISERVATA