Colere-Lizzola-Spiazzi: sì al demanio sciabile

Se lo scopo del Parco delle Orobie era quello di sentire il parere della gente sul problema della creazione in alta valle Seriana di un grande demanio sciabile grazie al collegamento tra le stazioni invernali di Lizzola, Colere e Spiazzi di Gromo, il convegno che l’Ente Parco ha organizzato a Valbondione sull’argomento ha fatto emergere, seppur con dei distinguo e alcune perplessità, il desiderio che tale progetto, del quale si parla da oltre vent’anni, possa finalmente concretizzarsi.

Per offrire alla popolazione dell’alta valle e della valle di Scalve, come sottolineato soprattutto dal sindaco di Valbondione, Benvenuto Morandi, e dal presidente dellA società Sviluppo Turistico Lizzola, Dino Merelli, nuove e ulteriori possibilità di lavoro in loco, con tutti i vantaggi che ne conseguiranno. Turismo invernale di grande respiro quindi, grazie al progettoe e che, unitamente ad altre forme di turismo - quello religioso, quello legato agli ecomusei, ai percorsi della via del ferro, alla cultura - come rimarcato anche da Lucio Fiorina, presidente della Comunità montana di Clusone, possa finalmente consentire ad alta valle Seriana e valle di Scalve di richiamare in loco migliaia di turisti d’inverno e nelle altre stagioni per poter ,di conseguenza, fare un decisivo salto di qualità in questo fondamentale fattore dell’economia locale e della bergamasca.

Una scommessa che va comunque giocata con la massima attenzione, soprattutto nel salvaguardare l’ambiente. Giusta preoccupazione, questa, sollevata da don Osvaldo Belotti , parroco di Boario di Gromo, il quale dopo aver dichiarato che non si deve pensare solo al turismo della neve , ha sollecitato anche un ripensamento sul dilagare delle seconde case, che creano paesi fantasma, spesso deturpando l’ambiente. Guido Fornoni, assessore provinciale, in merito ha poi risposto come interesse della Provincia e dei Comuni sia quello di salvaguardare l’ambiente, di come sia necessario ripensare ad un nuovo utilizzo delle tante, forse troppe seconde case esistenti, e di come il progetto di collegamento preveda unicamente la costruzione in quota di quegli impianti che collegheranno le tre stazioni sciistiche.(04/04/2008)

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