Terapia genica: la ricerca internazionale in ematologia fa tappa a Bergamo

Bergamo al centro della ricerca internazionale su terapia cellulare e genica in ematologia. Domani e sabato al Centro Congressi «Giovanni XXIII» interverranno anche esperti provenienti da Israele, dalla Germania e dagli Stati Uniti. L’organizzazione è dell’Unità di Ematologia degli Ospedali Riuniti, diretta da Tiziano Barbui. «Da alcuni anni - ha spiegato Barbui - in ambito onco-ematologico (leucemie, linfomi, mielomi) le terapie farmacologiche tradizionali sono state affiancate da terapie a base di cellule e di geni. L’esempio più importante è dato dal trapianto di midollo osseo da donatore volontario che rappresenta una precisa opzione terapeutica. Si tratta di vie nuove destinate a migliorare l’efficacia complessiva del trapianto e sperare di mettere in opera procedure più efficaci e meno tossiche». Durante il convegno si discuterà tra l’altro sulle possibili terapie a base di soli linfociti T (una sottopopolazione di linfociti circolanti) isolati dal sangue periferico di un donatore volontario, ma anche delle possibilità terapeutiche di altre cellule. Verranno trattati anche temi di terapia a base di geni (terapia genetica) con particolare attenzione all’ambito delle immunodeficienze congenite gravi, un gruppo di malattie rare che si caratterizza per l’assenza completa o parziale di un sistema immunitario nel bambino.

(04/11/2004)

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