Frana di Fuipiano, parte il monitoraggio

Frana di Fuipiano, parte il monitoraggioI satellite orbitanti attorno alla terra spieranno le frane di Pagafone a Fuipiano Imagna, di Mazzoleni a Sant’Omobono e di Tezzi a Gandellino. Sarà una sicurezza in più per i residenti delle tre comunità bergamasche, due delle quali, Tezzi e Fuipiano Imagna, convivono da anni con la paura di essere travolti da un enorme massa di terra. Il monitoraggio sarà finanziato dalla Regione Lombardia, settore Protezione civile. Periodicamente il satellite fotograferà punti fissi delle frane: le sequenze saranno quindi confrontate pe rilevare eventuali movimento del corpo franoso.

Per Fuipiano, il paese più a monte della Valle Imagna, finisce così un’attesa durata 27 anni, ovvero da quel 9 novembre 1976, quando una frana di un milione di metri cubi di materiale per un fronte di 500 metri, cancellò letteralmente la frazione di Pagafone: in pochi secondi quindici case vennero spazzate via dalla frana. Fortunatamente le otto famiglie che abitavano la frazione riuscirono a mettersi in salvo prima del disastro. A 27 anni da quel giorno Fuipiano avrà finalmente un sistema di monitoraggio. Il progetto, redatto dalla Eurogeo di Bergamo e finanziato per 430 milioni delle vecchie lire dalla Regione Lombardia, è stato appaltato alla ditta Sogetec di Villa d’Adda.

Oltre al monitoraggio satellitare, sulla frana verranno posizionati strumentazioni quali inclinometri, per rilevare i movimenti in profondità, fessurimetri per gli spostamenti della roccia e piezzometri per misurare l’altezza della falda acquifera. Una stazione meteo registrerà invece la quantità di acqua caduta. A Brumano, posizionati in direzione della frana, saranno posti due strumenti di rilevazione topografica del movimento franoso. È come se fossero dei cannocchiali puntati costantemente sugli stessi punti della frana e periodicamente bisognerà rilevare manualmente eventuali spostamenti.

Gli altri strumenti che verranno installati, invece, dai piezzometri ai fessurimetri, saranno collegati via cavo a una centralina. Da questa, con trasmissione radio, i dati arriveranno alla sede della Comunità montana, dove potranno essere visionati. Quando supereranno i limiti di tolleranza stabiliti, scatterà l’allarme. Fessurimetri e inclinometri saranno installati anche al cimitero di Fuipiano dove recentemente nei muri e nel terreno camposanto si sono create alcune fessure. Con il sistema satellitare sarà monitorata anche la recente frana di Mazzoleni a Sant’Omobono.

Anche in questo caso è previsto l’utilizzo delle strumentazioni che controlleranno la frana di Pagafone. Il nuovo sistema di controllo di Mazzoleni, andrà ad aggiungersi ai fessurimetri già utilizzati sulle case collegati via cavo al sistema di allarme e al telefono cellulare del sindaco Giosuè Frosio, di due assessori e di due tecnici comunali.

Anche la frana di Tezzi a Gandellino sarà controllata tramite sequenze fotografiche via satellite.

(10/06/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 10/06/2003

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