I Ris mappano 9 impronte e quattro gocce di sangue

Ris al lavoro: la galleria fotografica

VIDEO
is_vertova.wmvPrima la squadra di dattiloscopia, poi gli esperti di biologia. Caccia alle impronte digitali e, poi, alle tracce di sangue, per farne una mappatura. Gli esperti del Ris di Parma - i carabinieri del Reparto investigativo speciale - sono entrati in azione a Vertova oggi pomeriggio alle 16,20, con quasi un’ora di ritardo rispetto alle attese della vigilia. Gli esperti dell’Arma sono stati chiamati per un sopralluogo tecnico in via Cinque Martiri 65, nell’abitazione dove l’imprenditrice Maria Grazia Pezzoli è stata uccisa con trenta coltellate. Il sopralluogo è avvenuto in due fasi: una questo pomeriggio, durante la quale in particolare sono state cercate impronte che potrebbero essere sfuggite nei primi tre sopralluoghi effettuati dopo il delitto. Impronte digitali o impronte di scarpe, ma anche tracce ematiche o capelli. Sono state repertate alcune impronte digitali che sono state inviate ai laboratori per i riscontri: sono state trovate sia all’interno che sulla porta che conduce sia in casa che nell’ufficio dell’azienda. La porta è quella attraverso la quale si suppone sia passato l’assassino. Le impronte trovate - i risultati dovrebbero arrivare rapidamente - potrebbero portare nuovi indizi utili, ma potrebbero anche non aggiungere nulla al quadro generale: sulla porta si potrebbe trovare l’impronta di chiunque è entrato in casa o in ufficio in tempi recenti. Le impronte trovate, comunque, sarebbero almeno nove, di cui tre sulla porta d’ingresso. Nessuna, invece, sulla finestra rotta al di sotto della quale sono state refertate quattro gocce di sangue. Gli esperti hanno poi prelevato dal davanzale un frammento di vetro con il quale il killer potrebbe essersi ferito.L’altra fase del sopralluogo è iniziata in serata: per eseguire alcuni accertamenti, soprattutto sulle tracce e gli schizzi di sangue, sudore o di capelli - serve infatti l’oscurità più totale.L’indagine è ancora aperta verso tutte le piste. Gli inquirenti ritengono anche possibile che dietro all’omicidio della 45enne imprenditrice di Vertova possa esserci un mandante: qualcuno che potrebbe aver incaricato una terza persona di uccidere Maria Grazia Pezzoli, per rimanere nell’ombra e non sporcarsi le mani. Dipendente della Val Cop muore nel padovano(06/08/2008)

© RIPRODUZIONE RISERVATA