«Presidente, difenda la Costituzione»

«Presidente, difendala Costituzione»Come due vecchi amici desiderosi di riabbracciarsi: la Lancia K presidenziale 3000, (carrozzeria «Limousine», vetri blindati a quattro strati antiproiettile) arriva davanti alla Prefettura accolta dagli applausi di un centinaio di persone.

Il presidente Ciampi scende insieme alla moglie Franca, e va incontro alla gente a braccia aperte. Nel senso fisico del termine, con tanti saluti al cerimoniale. Stringe mani, si fa abbracciare, saluta e ringrazia.

«Presidente grazie di essere venuto», urla una signora, lui ricambia e si lascia sfuggire un «sono contento anche io, sì». Poi una voce, e un’altra ancora: «Presidente, difenda la Costituzione». Ciampi annuisce, sorride e si avvia verso la Prefettura, stringendo ancora una selva di mani, richiamato dalla moglie Franca: «La signora ti vuole salutare», e lui sorride e l’abbraccia. Sono le 18,35 quando il capo dello Stato entra in via Tasso, accolto dai Corazzieri. Sul palazzo sventolano tre bandiere: quella del Quirinale, il Tricolore e quella dell’Ue. Da ieri e fino a giovedì mattina il Quirinale di fatto è in via Tasso, come si capisce dal severissimo servizio d’ordine che ha preso possesso del palazzo.

Ciampi, proveniente da Brembilla in elicottero, era atterrato alle 18,25 alla base del 2° Elinucleo dei carabinieri di Orio al Serio: un quarto d’ora scarso il volo dalla Valle. Ad attenderlo decine di uomini delle forze dell’ordine: il Nucleo interforze presidenziale, i carabinieri in alta uniforme del Comando provinciale di Bergamo, la polizia stradale e locale di Bergamo, la Digos e gli uomini dell’Elinucleo carabinieri comandati dal tenente colonnello Domenico Giannì. In cielo si affacciano puntuali i quattro elicotteri che compongono la squadriglia presidenziale: il mezzo su cui viaggiano Ciampi e signora è un «109 Power» del raggruppamento elicotteri di Pratica di Mare: è destinato solo agli spostamenti del presidente e raggiunge i 310 chilometri orari.

I primi ad atterrare sono gli uomini della scorta: l’elicottero del presidente è atteso dai carabinieri in alta uniforme, dal prefetto Cono Federico e dalla direttrice dell’Enac di Orio, Liliana Dal Pozzo. La prima a scendere è la signora Franca: sorride e si sistema l’abito. Carlo Azeglio Ciampi scende le scalette inforcando gli occhiali da sole. È visibilmente di buon umore: sorride, saluta il prefetto e i militari, poi sale sulla macchina che lo attende a pochi passi. In poco più di cinque minuti il presidente e la moglie sono in via Tasso e iniziano a tutti gli effetti la visita in città, che si chiuderà questa sera con una cena in forma strettamente privata (una decina gli invitati) alla Taverna del Colleoni in piazza Vecchia.

Alle 19,45 gli ospiti della cena d’onore cominciano a varcare la soglia del Palazzo del Governo: il primo è il ministro per i Rapporti col Parlamento, Carlo Giovanardi. Poi tocca ad Antonio Pagnozzi, prefetto di Lecco, al ministro Castelli e al sindaco della cittadina lariana, Lorenzo Bodega, tutti con consorte. Alle 20,15 arriva il ministro Tremaglia, con la moglie Ita che ha portato «una tovaglia d’artigianato bergamasco per la signora Franca», spiega sorridendo. Segue Mario Anghileri, presidente della Provincia di Lecco, il sindaco Cesare Veneziani, raggiunto all’ingresso dal presidente della Provincia, Valerio Bettoni, sempre con consorti. Chiudono Filippo Maria Pandolfi e signora, gli unici ad arrivare a piedi, e il presidente del Consiglio regionale, Attilio Fontana, in rappresentanza di Roberto Formigoni. Vittorio Attanà

Dino Nikpalj

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