I sindaci: e ora gli aiuti per ricominciare

I sindaci: e ora gli aiuti per ricominciareSoddisfazione, attesa e tanta speranza. Queste le emozioni vissute ieri dai primi cittadini dei paesi più colpiti dalla violenta alluvione di novembre. Erano in tanti, ieri, nel cinema dell’oratorio di Brembilla ad aspettare la visita del Capo dello Stato Carlo Azeglio Ciampi e dei parlamentari, con la speranza di ricevere buone notizie per i loro paesi duramente feriti alcuni mesi fa: sono arrivati dai paesi della Valle Imagna e della Valle Brembana, si sono seduti vicini e con la fascia tricolore a formare un singolare colpo d’occhio nella penombra della sala, quasi a rappresentare ancora una volta, uniti come non mai, la fatica di quei giorni drammatici.

«Sono pienamente soddisfatto della giornata – dice il sindaco di Capizzone, Andrea Bugada – perché la visita del presidente Ciampi giunge quasi di pari passo con la buona notizia che ho appreso proprio questa mattina: lo stanziamento di 80 milioni di euro da parte della Regione per la ricostruzione delle zone colpite dall’alluvione. Più di così non possiamo chiedere alle istituzioni». Soddisfazione anche da parte di Giosuè Paninforni, sindaco di Zogno, paese che ha ospitato nei giorni più critici la sede generale del Centro operativo misto (Com) che ha curato gli interventi d’emergenza sul territorio: «Abbiamo ricevuto attenzione – spiega Paninforni – dalla massima autorità dello Stato: un’attenzione che i paesi delle nostri valli si meritano e una boccata d’ossigeno e di speranza per coloro che devono fare ancora i conti con le difficoltà della ricostruzione».

Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Villa d’Almè, Rosaria Locatelli: «Iniziare la visita da Camorone e Brembilla – ha sottolineato – è stata una mossa vincente del presidente che, con grande semplicità, ha dato nuova voglia di fare a questa gente che ha sofferto tanto, ma che ha ancora molte risorse da utilizzare, per iniziare nel più breve tempo possibile (e con gli aiuti dovuti) la ricostruzione».

E sempre per quanto riguarda la ricostruzione, è chiara la posizione del primo cittadino di Berbenno, Alessandro Pellegrini: «Questa visita presidenziale – dichiara – arriva in un momento di grande difficoltà: a cinque mesi di distanza, a parte la forte generosità dei privati e delle nostre associazioni locali, non sono ancora arrivati i fondi richiesti. Nel mio Comune, per esempio, non è stato possibile neppure avviare un primo sistema di monitoraggio della zona colpita dal movimento franoso. La speranza che la situazione si sblocchi c’è: ci auguriamo però che questa visita acceleri i tempi».

«Torno a casa come sono arrivato – ha spiegato a margine dell’intenso pomeriggio presidenziale il sindaco di Sant’Omobono, Giosuè Frosio – ovvero con un bagaglio ancora pieno di speranze, ma purtroppo ancora vuoto di concretezze: il problema dei fondi che stentano ad arrivare ai nostri paesi non è stato preso in considerazione dal presidente Ciampi. Al contrario, era questo che la gente voleva sentire. Risulta pesante, a cinque mesi di distanza dall’alluvione e con famiglie ancora fuori casa, parlare di tempi tecnici e intoppi della macchina burocratica. Il presidente è rimasto sorpreso dalla laboriosità dei bergamaschi, e tutto ciò fa piacere, ma purtroppo non basta. È ormai tempo che la macchina di erogazione dei fondi si sblocchi».

I sindaci di Brembilla, Berbenno, Capizzone e Sant’Omobono, in collaborazione con i rappresentanti del Comitato Beatificazione Papa Giovanni XXIII, hanno inoltre donato a Carlo Azeglio Ciampi e alla moglie Franca, all’arrivo sul piazzale antistante l’oratorio di Brembilla, una campana in bronzo con l’effige del Papa Buono, singolare ricordo di questa prima giornata in terra bergamasca. «Che il suo suono faccia da sveglia ai parlamentari di Roma, perché queste nostre realtà non vengano dimenticate», è il messaggio che hanno inteso consegnare nelle mani del presidente. Chissà che la «scampanata», questa volta, non arrivi fino a Roma.

(07/05/2003)

Nicole Rota

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