Vicenda Bas, parla il sindaco Veneziani: «Sarebbe un errore rinviare la decisione»

«Rimandare tutto a dopo le elezioni 2004? Sarebbe una scelta sbagliata...». Cesare Veneziani commenta così le indiscrezioni che vorrebbero Forza Italia orientata a mettere in stand-by la vicenda Bas, in attesa del risultato delle urne, per evitare nuove tensioni interne.

Ma la burrasca della scorsa primavera, quando sulla fusione tra Bas e Acsm di Como il sindaco finì sotto per ben tre volte consecutive in 10 giorni, ha reso Veneziani più prudente: «Personalmente io andrei avanti, sono per prendere una decisione. Ad ogni modo se Forza Italia dovesse pensarla diversamente, il Consiglio comunale è sovrano: in quell’aula il mio è solo uno dei 41 voti disponibili».

Resta il fatto che la vicenda Bas pare segnare il passo, e c’è un altro dato che lo confermerebbe: nella conferenza dei capigruppo di Palafrizzoni di martedì scorso la seduta straordinaria del Consiglio comunale richiesta dalle opposizioni nel giugno scorso non è stata messa in calendario. E dire che settembre doveva essere il mese decisivo per Bas.

«Mercoledì discuteremo della statalizzazione del Civico istituto musicale», spiega Gianfranco Ceci, presidente del Consiglio comunale. «Poi dal 18 al 23 settembre saremo a San Pietroburgo per le celebrazioni del Quarenghi, quindi arriviamo a fine mese. Ma al di là di tutto, non ho ricevuto nessuna richiesta ufficiale, o sollecitazione, di convocazione della seduta straordinaria su Bas. Evidentemente tutti attendono gli sviluppi sulle diverse possibilità».

Possibilità che, al tirar delle somme, si riducono al derby Como-Brescia, con la Provincia che non molla sul suo progetto di aggregazione territoriale e Milano che sta alla finestra.

(07/09/2003)

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