Ciampi con il mondo economico bergamasco

Con l’occasione di un pranzo informale, i grandi nomi dell’economia bergamasca si sono intrattenuti per due ore con il presidente della Repubblica.

Si è parlato dei problemi del territorio, dei limiti delle infrastrutture, ma soprattutto della necessità di uno «sviluppo delle intelligenze» all’interno di un dibattito sollecitato dallo stesso Ciampi, intorno alla capacità del territorio di giocare il suo futuro sul fronte delle risorse umane, dell’innovazione e della qualità.

Nella salone Ulisse del Palazzo del Governo è stato allestito il tavolo presieduto da Carlo Azeglio Ciampi, che aveva alla sua destra Tancredi Bianchi e a sinistra Emilio Lombardini, decano della riunione, con il prefetto di Bergamo, Cono Federico, i presidenti dell’Unione Industriali, Andrea Moltrasio, e della Camera di Commercio, Roberto Sestini, il rettore dell’Università, Alberto Castoldi, i presidenti delle tre principali banche bergamasche, Emilio Zanetti (Popolare Bergamo), Cesare Zonca (Creberg) e Alfredo Ferri (Cassa rurale di Treviglio), gli imprenditori Domenico Bosatelli (Gewiss), Mario Mazzoleni (Mazzoleni), Giorgio Paglia (Cartiere Pigna), Ezio Foppa Pedretti (Foppa Pedretti), Giampiero Pesenti (Italcementi), Angelo e Miro Radici (Radici Group), il presidente dell’Associazione costruttori, Giulio Pandini e Amedeo Amadeo, direttore generale dell’Azienda ospedaliera Bolognini di Seriate. Assente giustificato il presidente della Brembo, Alberto Bombassei, impegnato, come presidente di Federmeccanica, nella firma del contratto nazionale dei metalmeccanici.

In una sala adiacente il tavolo di Franca Ciampi: siedevano con lei Willy Zavaritt, presidente dell’Accademia Carrara, il cardiochirurgo Lucio Parenzan, la stilista Krizia e l’imprenditrice Maria Luisa Gavazzeni vedova di Nicola Trussardi, il pittore Mario Donizetti, l’imprenditrice Daniela Guadalupi, il giornalista enogastronomico Luigi Veronelli, e Loredana Tremaglia, vedova di Marzio.

Il presidente Ciampi ha chiesto informazioni ai vari imprenditori sulla capacità di innovazione e trasformazione della Bergamasca da società industriale a post-industriale. A Miro Radici ha chiesto quando pensava che le conoscenze tecniche del gruppo sarebbero state raggiunte dai concorrenti. E alla risposta che ormai si viene raggiunti in tempo reale si è evidenziata la necessità di essere sempre avanti nella ricerca, nell’innovazione di prodotto e di produzione, con un’attenzione per lo studio e la tecnologia - e quindi all’Università - e un investimento sui giovani.

L’incontro è stata anche un’occasione per una conoscenza diretta da parte di Ciampi di imprenditori bergamaschi che spesso sono leader nel loro settore, ma sono poco conosciuti fuori dai confini della loro azienda. Lombardini ha ricordato la presenza nella sala «di tante macchine da lavoro» e Ciampi ha rivolto l’invito a rivolgere attenzione al Sud.

Radici, a nome di tutti i presenti, ha ringraziato il prefetto Cono Federico, per la disponibilità dimostrata nell’affrontare ogni problema piccolo o grande che gli viene presentato, con un impegno che lo rende molto vicino alla popolazione bergamasca.

Simbolico, infine, tra i doni portati a Ciampi quello del presidente dell’Unione industriali, una medaglia realizzata da Manzù che raffigura una civetta, animale sacro ad Atena e simbolo dell’intelligenza. «Quella - ha commentato Moltrasio - che viene richiesta per lo sviluppo del territorio».

(08/05/2003)

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