Via per Orio, ancora proteste:
«Il divieto c'è ma non si vede»

Il divieto c'è, ma non si vede. È questo il senso dell'email che ci ha scritto un nostro lettore in merito all'annosa questione di via per Orio. Il traffico sulla strada - scrive - «è sempre peggio». Le fotografie che Paolo ci ha inviato sono «la dimostrazione di quanta gente possa passare quotidianamente in barba al divieto di transito: sebbene scattate in orario in cui vi era un intasamento lungo l'asse interurbano, questa lunghissima coda dimostra che gli automobilisti entrano nella via incuranti del divieto. In buona percentuale perché sa che nulla funziona (telecamere e controllo da parte polizia locale) e l'altra parte perché, anche se ha letto la cartellonistica complicata all’ingresso della via, non è riuscito a comprendere cosa significhi».

E il lettore se la prende con la vecchia amministrazione, che «nulla o quasi nulla ha fatto», ma anche con  quella nuova che «sino a ora (e ormai di tempo dal giorno dell'insediamento ne è passato) nulla ha fatto».

In particolare vanno critiche alla telecamera: «Danaro speso inutilmente perché continua a restare al suo posto inoperosa: quantomeno potrebbe essere rimossa e utilizzata in altro luogo o al limite anche venduta, regalata, ma non sprecata». E poi ai controlli: in passato insignificanti, solo ed esclusivamente il mercoledì, ora praticamente scomparsi.

Sulla questione dei dossi artificiali, «sono rimasti tali e quali, sia quelli di via Orio, inutili perché sembrano delle leggere dune percorribili a forte velocità, che quelli di via Campagnola, che invece sembrano dei veri e propri gradini».

E visto cosa sta succedendo Paolo suggerisce che - a proposito dei permessi di transito - «sarebbe il caso, visto l’approssimarsi della scadenza per i rinnovi, pensiate bene cosa fare, in quanto considerato l’andamento della situazione andrebbe rimborsato a chi a suo tempo l’ha pagato».

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