Gandellino, oltre 4 milioni di euro
per fermare la frana di Tezzi

Sono state aperte a Clusone le «buste» per l’appalto relativo alla messa in sicurezza della frana di Tezzi a Gandellino. Sette le offerte giunte da varie ditte alla Comunità Montana, che ha già provveduto all’assegnazione dei lavori. Il nome della ditta vincitrice resta riservata, in attesa delle verifiche di rito,che si protrarranno sino a fine novembre.

A scongiurare i pericoli a Tezzi sarà un tunnel, frutto di un progetto innovativo che prevede costi complessivi per 4.650.000 euro. “E’ un’opera – afferma Francesco Ferrari, assessore della Comunità Montana – molto attesa, per la quale era impossibile creare dei lotti separati e funzionali”.  Il movimento franoso di Tezzi ha una storia particolarmente lunga, tanto che ci sono rilievi che risalgono addirittura al 1600. Nei primi anni del ‘900 il lento spostamento fu rilevato in occasione della costruzione della centrale elettrica di Gandellino, quando fu lesionata la galleria creata per portare acqua alle turbine, poi sostituita con un canale esterno. Il movimento franoso è in atto alla profondità media di 40 metri e si muove molto lentamente verso Sud-Est. All’origine, è ormai assodato, la presenza di corpose falde acquifere nel sottosuolo.  Il rischio, pur non imminente, è evidentemente da non sottovalutare.

La relazione dell’ingegner Alessandro Berdini di Breno, che ha redatto il progetto esecutivo ora oggetto di appalto, segnala i pericoli che correrebbero la frazione di Tezzi e la Centrale Enel, ma anche il fondovalle e la viabilità della Val Seriana. Il progetto dell’ingegner Berdini mira di fatto a deviare dal sottosuolo l’acqua che determina il progressivo movimento. Il progetto è stato ottimizzato anche grazie a una visita in Val Maggia nel Canton Ticino, dove un analogo movimento franoso è stato adeguatamente risolto.

“Si costruirà sopra l’abitato dei Tezzi a 980 metri di quota - afferma Prescillo Balduzzi, responsabile dell’Ufficio tecnico della Comunità Montana - una galleria drenante (a 70 metri di profondità, diametro 3 metri) nella parte sommitale del corpo frana, con direzione rettilinea da nord a sud, lunga 858 metri, dei quali 700 sotto il corpo franoso e con una pendenza del 3%. Dalla galleria, ogni 50 metri circa, verranno praticati dei fori drenanti del diametro di circa 110 mm, che raccoglieranno le acque indirizzandole con un apposito canale verso la Val Sedornia”.

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