Rapinano 110 mila euro a Rovetta
Arrestati dopo un inseguimento

I carabinieri del Comando provinciale di Bergamo, e in particolare quelli della Compagnia di Clusone, hanno arrestato G. C., 48enne di Livorno, e A.M., 54enne, di Vigevano, entrambi disoccupati e rapinatori incalliti. Usciti un anno fa dal carcere dopo aver scontato 25 anni di reclusione sempre per rapina, i due sono stati bloccati dai militari dopo un breve inseguimento subito dopo avere messo a segno lunedì 16 novembre una rapina in banca nel centro di Rovetta.

Alle 13.20 sono entrati, travisati con parrucche e armati di taglierino e pistola scacciacani, nella filiale della «Banca di Credito Cooperativo della Valseriana». Dopo aver immobilizzato gli impiegati presenti (al momento non vi erano clienti) legandone mani con fascette di plastica e piedi e bocca con nastro adesivo, i malviventi li hanno rinchiusi nel caveau razziando tutte le banconote a portata di mano.

Il bottino è stato alto: circa 110 mila euro in contanti. La fuga dei malviventi tuttavia è durata poco: un cittadino di passaggio ha notato i due uscire di fetta dalla banca e scappare su una Lancia Y verso il lago d'Iseo. Entrato nell'Istituto di credito e accortosi che qualcosa non andava, ha allertato il «112» e gli equipaggi dell'Arma si sono lanciati per bloccare l'auto in fuga.

Una pattuglia ha incrociato i fuggitivi che, inseguiti sulla SP53, sono usciti di strada a un tornante nei pressi di Sovere, venendo immediatamente raggiunti e bloccati dai militari. Avevano a bordo tutto il bottino in due sacchi, dentro uno dei quali era esplosa una mazzetta di banconote «civetta», nonché in mano il taglierino e la pistola usati nella rapina.

Sono in corso accertamenti e indagini per accertare le eventuali responsabilità dei due in altri «colpi» messi a segno in zona. Adesso si trovano nel carcere di Bergamo a disposizione del magistrato.

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