Fino del Monte e Trescore
due denunciati per bracconaggio

Alcuni caprioli sono stati abbattuti illegalmente nei giorni scorsi. Lo hanno scoperto gli agenti del Corpo di Polizia provincia (Nucleo Ittico Venatorio) grazie alla collaborazione dei Comitati di Gestione degli Ambiti Territoriali e dei Comprensori Alpini di Caccia. In un caso l’accertamento si è sviluppato in collaborazione con la vigilanza venatoria volontaria della Provincia. Le guardie volontarie durante i servizi di prevenzione hanno notato due persone in località Roncada di Fino del Monte, in atteggiamento sospetto. I due erano nascosti dietro alcune piante e, alla vista delle guardie volontarie, sono fuggiti gettando uno zaino in una scarpata.

Dopo una serie di ricerche, lo zaino è stato trovato dietro un cespuglio di ginepro: conteneva la carcassa di un capriolo maschio. I due cacciatori sono stati poi fermati dagli agenti e denunciati per il prelievo illegale del capriolo. Sono stati sequestrati lo zaino, la carcassa dell'animale, due fucili calibro 12. Le persone coinvolte nella vicenda sono due quarantenni di Clusone, non autorizzati a tale forma di caccia in quanto abilitati al solo prelievo della lepre e volpe. Come noto il capriolo può essere prelevato solo nell’ambito della caccia di selezione, da parte di cacciatori specificamente abilitati e secondo la disciplina del regolamento approvato dalla Provincia.

In un secondo episodio avvenuto a Trescore Balneario in località Cascina Portico, gli agenti del Nucleo Ittico Venatorio intervenuti a seguito di una segnalazione giunta presso la Sala Operativa, hanno rinvenuto una carcassa di capriolo femmina adulta abbattuta con arma da caccia a canna liscia, mezzo di caccia vietato per questo tipo di fauna. Gli agenti hanno provveduto al recupero dell’animale, mentre proseguono gli accertamenti per risalire agli autori dell’atto di bracconaggio. Infine il personale del Nucleo Ittico Venatorio ha recuperato due rapaci appartenenti a specie particolarmente protetta oggetto di atti di bracconaggio, in un primo caso a Fuipiano un esemplare di astore (specie particolarmente rara) ferito ad una ala ed alla zampa, in un secondo uno sparviero ad Almenno S.Bartolomeo. Sono in corso le indagini per identificare gli autori.

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