Le 3 stelle di «Da Vittorio»
rilancino la nostra città del gusto

«Ora Bergamo deve mostrarsi degna di una città a 3 stelle, ponendo le premesse per creare quel circuito enogastronomico, costituito dalle eccellenze del territorio sia sul fronte dei locali (dai ristoranti agli agriturismi fino ai rifugi di montagna) che su quello dei prodotti (formaggi, salumi, vini, olio, etc.) fino agli artigiani del gusto (come i norcini e i casari), in grado di cogliere la sfida di Vittorio, vero ispiratore di un filone ancora poco considerato da noi, ma che può diventare, se coerente e ben organizzato, un indiscutibile valore aggiunto per il turismo bergamasco, ancora alla ricerca di un’identità forte».

E' quanto afferma il Presidente Confesercenti Giorgio Ambrosioni. «Occorre che tutti gli attori interessati (Provincia, Comuni, Camera di commercio, organizzazioni del commercio e dell’agricoltura) si alleino, creando le premesse per rendere la provincia di Bergamo una delle capitali del gusto italiane, con quel “movimento goloso” che in altri territori ha costituito un vero punto di forza sul fronte del turismo - prosegue Ambrosioni -. Ecco che allora sarà importante costruire veri e propri pacchetti “ad hoc” coinvolgendo tutti i protagonisti: dai caseifici alle botteghe del gusto, dagli spacci alle cantine fino alle enoteche, gli agriturismi e la ristorazione; in un’ottica di filiera che, ripetiamo, in terre anche vicino alle nostre attira oggi migliaia di appassionati di enogastronomia, contribuendo a far impennare le presenze e gli incassi».

«Sempre un po’ tutti ci diciamo che la nostra offerta turistica va modificata e arricchita - chiosa il Presidente Confesercenti -. Partire dall’eccellenza gastronomica, oggi rilanciata dalla nostra punta di diamante, Da Vittorio, consacrato dalla guida Michelin come uno dei migliori ristoranti d’Italia, è un viatico che sarebbe imperdonabile non cogliere al volo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA