Immigrati «in fuga» in ambulanza
L'avevano acquistata a fin di bene

Due marocchini alla guida di un’autoambulanza, senza la divisa del 118, non potevano certo passare inosservati agli occhi degli automobilisti che nel primo pomeriggio di giovedì passavano dalle parti di Zingonia. E l’allarme è arrivato puntuale alla centrale operativa dei carabinieri di Treviglio. Il sospetto era che i due avessero rubato l’autolettiga e stessero fuggendo (ma non a sirene spiegate).

Fosse stato davvero così, sarebbe stato un furto anomalo, anche se ultimamente in tema di razzie non ci si può sorprendere più di tanto: dai nanetti di gesso spariti dai giardini delle villette, che ormai non fanno più nemmeno notizia, alle luminarie del Comune di Castro che tre anni fa qualcuno s’era preso la briga di strappare dalle vie del paese, fino all’aereo ultraleggero che ha preso il volo due giorni fa dal garage di un palazzo di Gorle.

I carabinieri sono prontamente intervenuti e, poco dopo le 12,30, hanno intercettato il mezzo di soccorso a Ciserano. Anche i militari si sono subito insospettiti: a dire il vero, più che per la nazionalità di conducente e «aiutante», per il fatto che non indossassero le tute arancioni dei soccorritori. I due hanno spiegato che avevano appena acquistato l’autolettiga usata e che erano intenzionati a spedirla in Marocco.

I carabinieri hanno verificato: i due nordafricani erano regolari, incensurati e residenti a Casirate; in più, il «118» al telefono assicurava che il proprio parco mezzi era intatto e non aveva subito ammanchi. Infine, i due non erano nemmeno passibili di contravvenzione da codice della strada, dal momento che viaggiavano senza aver attivato lampeggiante e sirena.

Insomma, tutto in regola e rilasciati con tante scuse. Il mistero resta. Così come è probabile che rimanga la delusione per i due nordafricani: avevano acquistato l’ambulanza a fin di bene, sono stati scambiati per due ladri.

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