Martedì l'autopsia di Luca
morto sulla moto da cross

Un fulmine a ciel sereno: la morte di Luca Pagani, 14 anni, che domenica si è accasciato sul manubrio della sua moto da cross a Bolgare, non sembra avere spiegazioni. Luca era uno sportivo: aveva giocato a calcio, aveva coltivato la passione per la pesca e, solo recentemente, aveva voluto provare il brivido delle evoluzioni fuoristrada su due ruote.

Sulle cause del dramma, che si è consumato sotto gli occhi di due amici, potrebbe fare luce l'autopsia che la magistratura ha disposto per martedì: le ferite riportate nella caduta, per i medici, non spiegano la morte. La salma è stata intanto trasferita da Calcinate alla camera mortuaria del cimitero di Grumello del Monte, paese dove Luca Pagani si era trasferito con la famiglia da circa un anno.

Tutti i suoi affetti, i suoi amici, i suoi ricordi erano rimasti a Cividino. I compagni di scuola del liceo scientifico Galileo Galilei di Palazzolo sull'Oglio hanno riempito il suo banco di biglietti in cui si legge la commozione e il dolore per una tragedia che non sembra avere senso. Anche su Facebook tantissimi i messaggi degli amici che sono circolati non appena si è diffusa la notizia della morte.

Nessuna avvisaglia di quello che è accaduto domenica mattina: Luca Pagani stava benissimo, e sabato era anche andato a vedere la partita dei cugini. Era un ragazzo apprezzato e benvoluto: frequentava ancora il gruppo del catechismo, quello per gli adolescenti. Lo piangono anche gli insegnanti, che di lui hanno parlato come di un ragazzo responsabile, sereno e altruista.

Nella villetta di via Quattro Martiri di Lovere, nella zona residenziale di Grumello del Monte, la famiglia si è chiusa nel dolore: l'improvvisa scomparsa ha sconvolto la mamma, Piera Silini, il papà Roberto e le due sorelle maggiori.

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