Lallio tentano di rubare 300 mila euro
È «rip-deal», il nuovo volto della truffa

Si chiama Rip-Deal ed è un tipo di truffa che si sta diffondendo sempre di più (info qui): in poche parole è un’operazione di cambio fraudolento di valute con la promessa di guadagni considerevoli in occasione del trasferimento di denaro. Uno dei primi casi che hanno avuto per teatro la terra bergamasca, Lallio per la precisione ...

Si chiama Rip-Deal ed è un tipo di truffa che si sta diffondendo sempre di più (info qui): in poche parole è un’operazione di cambio fraudolento di valute con la promessa di guadagni considerevoli in occasione del trasferimento di denaro. Uno dei primi casi che hanno avuto per teatro la terra bergamasca, Lallio per la precisione, è stato scoperto dalla squadra mobile della Questura, che ha ammanettato e portato in carcere un 27enne rom residente in provincia di Torino.

L'indagato, che si chiama Michel, attraverso un amico era entrato in contatto con un operatore turistico spagnolo che, per problemi di liquidità, aveva bisogno di un prestito di 1,9 milioni di euro. Michel, fingendosi rappresentante di una finanziaria inglese, si era detto disposto a far erogare un finanziamento anche più cospiquo, 3 milioni di euro. Però, aveva detto all'operatore turistico, sarebbe stata necessaria una polizza assicurativa del costo di 300 mila euro.

Così l'indagato e lo spagnolo hanno concordato un appuntamento a Lallio, lunedì mattina, in un bar vicino a una banca: proprio a quell'istituto di credito l'operatore turistico, nei giorni precedenti, da una banca iberica aveva provveduto a inviare un bonifico con i 300 mila euro richiesti.

L'importo sarebbe stato prelevato e consegnato a Michel, che in cambio avrebbe fatto avere allo spagnolo 1,5 milioni di euro in contanti e altrettanti attraverso un bonifico, tutti provenienti dalla finanziaria inglese.

Le trattative erano iniziate a settembre e, nel frattempo, l'operatore spagnolo aveva avuto modo di informarsi: così, accompagnato da un avvocato di Napoli, ha fatto in modo d'arrivare a Lallio in anticipo. Insieme al legale ha parlato con i responsabili della banca, e qui ha avuto conferma che un contratto del genere non sarebbe stato possibile, forse neppure legale.

Allora l'avvocato ha chiesto l'intervento della Questura, che ha subito inviato una pattuglia. Quando Michel si è presentato, è stato identificato: dai tabulati della polizia è emerso che era già stato indagato per fatti simili che avevano avuto per teatro il Torinese. Si è anche scoperto che la famosa finanziaria inglese neppure esiste.

Michel tentava semplicemente di impossessarsi dei 300 mila euro dell'operatore turistico spagnolo: presi i soldi, sarebbe semplicemente sparito. Ora invece è nel carcere di via Gleno con l'accusa di tentata truffa.

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