La Cgil, subito un accordo
e poi riprenda l'erogazione

Sulla situazione sempre più critica delle persone che vivono nei palazzi di Zingonia a cui è stata sospesa l’erogazione dell’acqua interviene anche la Cgil di Bergamo. Martino Signori, della segreteria provinciale, e Giuseppe Errico, dell’Ufficio diritti, hanno partecipato oggi all’incontro col sindaco di Ciserano, Enea Bagini, e hanno ascoltato le proteste di chi, in quei palazzi, vive con la famiglia.

«Da una parte è necessario risolvere tutti i problemi economici e farlo con un accordo rapido, tempestivo, che non è impossibile: ce ne siamo accorti oggi parlando col sindaco, magari con la rateizzazione degli importi dovuti» ha detto al riguardo Martino Signori.

«Dico in maniera tempestiva - aggiunge - perché non è possibile lasciare le persone coi rubinetti chiusi. L’acqua deve tornare in fretta, possibilmente anche prima dell’incontro col prefetto previsto per mercoledì. Sappiamo che la situazione è davvero complicata, visto che coinvolge persone che non hanno pagato per anni, proprietari italiani di alloggi e affittuari stranieri, ma anche chi ha pagato e oggi si trova senza l’erogazione di un servizio primario».

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