Cronaca
Lunedì 07 Dicembre 2009
In autostrada a 150 all'ora
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Aumentare a 150 all'ora i limiti di velocità in autostrada, ma solo nei tratti a tre corsie dove è in funzione il sistema tutor, che misura la velocità media delle autovetture. E' la proposta della Lega, presentata sotto forma di emendamento al disegno di legge che azzera il livello di alcol nel sangue per i neopatentati e che potrebbe introdurre il divieto di fumo per chi è al volante. In teoria, già oggi il codice della strada consente alle società che gestiscono le autostrade di alzare il limite fino ai 150 orari nei tratti meno pericolosi, meno trafficati e con incidenti in calo negli ultimi cinque anni, ma finora nessuno ha colto questa opportunità.
La norma è stata scritta dal senatore Roberto Mura con il collega Piergiorgio Stiffoni. Il timore è che innalzare il limite di velocità possa aumentare gli incidenti, ma i senatori spiegano che i pericoli maggiori ci sono quando sulla stessa strada qualcuno va piano e qualcuno va forte. Alzando il limite e grazie all'utilizzo dei cruise control, che fissano la velocità di crociera, si avrebbe invece un flusso costante che farebbe risparmiare tempo e aumentare la sicurezza.
Nei tratti dove è in funzione (come sulla A4), il tutor ha ridotto gli incidenti del 19 per cento e la mortalità del 51 per cento. C'è poi un'altra ragione che fa salire le quotazioni dei 150. Se obbligate per legge, le società che gestiscono le autostrade non solo non potrebbero rifiutarsi di alzare il limite, ma sarebbero molto più tranquille perché la responsabilità non sarebbe più loro ma dello Stato. Ma subito sono arrivate le critiche. Giordano Biserni, presidente dell'Associazione amici della polizia stradale, avverte: «Quando si aumenta la velocità aumentano anche gli incidenti, è matematico. I 150 all'ora sono pericolosi e non farebbero nemmeno risparmiare tempo. Con più incidenti ci sarebbero anche più code».
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