Crisi, caccia al pubblico impiego
Almè, 72 domande per un posto

La crisi passa anche per i concorsi pubblici: se ne sono accorti in questi giorni al Comune di Almè, dove per un bando  di assunzione di un istruttore comunale a 36 ore settimanali (stipendio attorno ai 1100 euro netti) si sono visti recapitare ben 72 domande di partecipazione. Un numero che a memoria degli amministratori non trova precedenti negli anni passati.

«E’ un segno evidente della crisi che stiamo sperimentando – sottolinea il vicesindaco Luciano Cornago – Un elemento che suggerisce come la ricerca di un posto di lavoro sia un’impresa ardua oggigiorno nel privato. Di conseguenza si concentrano le energie su possibilità professionali nel pubblico». Settantadue iscritti equamente distribuiti tra uomini (35) e donne (37) che giovedì 10 dicembre affronteranno le prove scritte e pratiche per poi aspettare il verdetto dopo l’esame orale del 14.

Se per partecipare bastava un diploma di geometra, un altro segnale indicativo della penuria di sbocchi lavorativi post università è dato dal numero di laureati che affrontano il bando: ben 44 (i diplomati sono 28) corrispondenti a quasi il 60% del domande complessive arrivate agli uffici municipali di via Marconi. Anche sulla residenza degli iscritti non mancano le sorprese. Se lo zoccolo duro dei partecipanti attesta di vivere in Lombadia (80%), non manca chi tenta di agguantare quei 1100 euro partendo dal sud Italia. Cinque iscritti arrivano dalla Sicilia, tre dalla Calabria, due dalla Puglia e uno dall’Abruzzo.

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