I pendolari: «Presi a calci
e minacciati con una spranga»

Domenica 13 dicembre è entrato in vigore l'orario invernale dei treni e questa mattina si sono verificati i primi problemi per i pendolari bergamaschi. Uno di loro ci ha inviato questa email per segnalare ciò che è successo alla stazione di Bergamo quando i pendolari hanno protestato con i dirigenti dell'ufficio movimento.

«Il 13 dicembre è S. Lucia, è il giorno in cui a Bergamo e provincia la Santa porta i doni ai bambini; negli stessi giorni anche le Ferrovie regalano nuove emozioni ai pendolari bergamaschi. Dal 13 dicembre è in vigore infatti un nuovo orario e, come sempre da ormai qualche anno a questa parte, questo non fa che peggiorare la già tragica situazione: sembra che le modifiche non siano studiate per migliorare il sevizio quanto per far dispetto ai già vessati pendolari.

Per chi non lo sapesse esistono diversi centri abitati anche ad Est di Bergamo, in alcuni di questi vi è pure una stazione. Per sfortuna loro (dei pendolari), in alcuni di questi paesi abitano dei cittadini che, per lavoro o per studio, vorrebbero recarsi quotidianamente a Milano e, pretenziosi, per non aggravare la condizione ambientale o anche solo per risparmiare qualche euro, vorrebbero farlo non con la propria auto ma con un mezzo pubblico. Sino a due anni fa vi erano 8 treni che collegavano direttamente l'est della provincia di Bergamo con Milano; due anni fa questo servizio, non certo inutilizzato, è stato senza alcuna ragione cessato.

Era rimasto un unico treno che, probabilmente per sbaglio, partiva da Brescia, fermava a Grumello del Monte alle 6:53 del mattino, arrivava a Bergamo da dove alle 7:20 ripartiva per raggiungere Lambrate alle 7:59. In totale 66 minuti. Con il nuovo orario la partenza a Grumello è stata anticipata di 4 minuti alle 6:49, tale treno raggiunge poi Bergamo alle 7:13 e non continua più per Milano Centrale. È necessario cambiare treno prendendo quello delle 7:20 anticipato ora alle 7:16: vi sono dunque 3 minuti per cambiare convoglio; ovviamente per mantenere in allenamento i sedentari pendolari i due treni sono posti agli antipodi della stazione: il primo arriva al binario 1 ed il successivo riparte dalla scala più lontana, quella nuova del binario 6.

Ovviamente oggi (14/12/2009), ma come oggi temo praticamente quasi sempre nei giorni a venire, sebbene il treno proveniente da Est fosse perfettamente in orario tutti i pendolari bergamaschi dell'est hanno fallito lo sprint e sono rimasti a piedi a Bergamo dove li attende il 7:32, il treno più lento della mattinata. L'arrivo a Milano Lambrate è previsto alle 08:23. Il tempo di percorrenza rispetto alla situazione 2009 è aumentato di 29 minuti che, rispetto ai 66 minuti dell'orario precedente, rappresentano un incremento del 44%! Un incremento del tempo di percorrenza del 44% è davvero una bella S. Lucia da parte delle Ferrovie!

Ma questo purtroppo non completa la cronaca della giornata: sono infatti a segnalare un episodio davvero triste e indubbiamente allarmante. Perso il treno delle 7:16 per Milano Lambrate per pochissimi secondi, una delegazione di una ventina di pendolari si è recata all'ufficio dei dirigenti movimento in Bergamo per ricordare a questi che quantomeno, quando il treno da Brescia arriva a Bergamo perfettamente in orario, sarebbe buona cosa si riuscisse a proseguire per Milano senza vedersi scappare il treno per pochi secondi. Ovviamente l'animo dei pendolari non era dei più allegri ma tutto sommato la protesta era rimasta nei confini della civiltà; se non che un dirigente (ma davvero merita di essere definito tale?) è uscito dall'ufficio e ha scacciato un pacifico pendolare prendendolo a pedate nel sedere.

Il medesimo dirigente rientra poi nel proprio ufficio dove prende una consistente spranga d'alluminio di circa un metro; brandendo poi tale spranga in modo molto minaccioso tale energumeno (teoricamente un dirigente) ha scacciato il resto dei pendolari. Mi rincresce solo il non essere riuscito a produrre documentazione fotografica dell'incresciosa situazione. Passi (???) il vedersi di anno in anno peggiorare il servizio ed aumentare i tempi di percorrenza, passi il dover viaggiare su treni luridi ed indecorosi, passi il vedersi aumentare il costo del biglietto, ma dobbiamo anche subire le minacce dei dirigenti movimento che si presentano armati di spranghe d'alluminio? Ma stiamo scherzando? Qui abbiamo abbondantemente passato il confine...». Sempre più amareggiato, Simone Tiraboschi

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