«Salvo grazie a una sigaretta»
Disabile evita crollo di una soletta

«Lo so che fumare fa male alla salute, ma in questo caso mi ha salvato la vita. Se infatti non avessi deciso di fumarmi una sigaretta prima di andare in bagno a quest’ora non so se sarei ancora vivo». Questo il racconto di Pietro Manera, disabile su carrozzina di 65 anni residente a Canonica d’Adda che mercoledì 16 dicembre ha visto crollare la soletta del suo appartamento, al piano terra del caseggiato in vicolo Marietti.

La parte crollata si trova proprio sopra l’entrata del bagno dove il disabile, intorno alle 15, doveva recarsi per lavarsi. Prima però aveva deciso di fumarsi una sigaretta perdendo così quei pochi minuti che si sono rivelati provvidenziali. Mentre infatti si trovava davanti alla televisione a fumare ha sentito un forte rumore e visto uscire dal corridoio del suo appartamento una nube di polvere. Circa due metri quadri di soletta all’improvviso sono crollati sfondando anche il contro soffitto.

Non solo Manera è scampato al crollo, ma anche la moglie che era in casa. Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco di Treviglio che non hanno potuto fare altro che dichiarare inagibile, visto il rischio di altri crolli, non solo l’abitazione dove risiede in affitto il sessantacinquenne disabile ma anche quella soprastante dove abita una cinquantanovenne. Anche lei ieri era in casa al momento del crollo e non ha subito conseguenze.

Per precauzione tutti sono stati trasferiti in albergo a spese dell’immobiliare Nuova San Francesco di Milano proprietaria del caseggiato. Le cause del crollo sembra siano già chiare: a detta dell’amministratrice condominiale, anche lei giunta subito sul posto, si tratterebbe della perdita d’acqua di alcune tubature che con il passare degli anni hanno indebolito la soletta che separa i due appartamenti.

Il caseggiato in vicolo Marietti, che si trova alle spalle della chiesa parrocchiale, è un antico edificio i cui 22 appartamenti sono stati completamente restaurati negli anni ’80. Recentemente la sua proprietà sta procedendo ad un nuovo intervento di sistemazione. Quando un appartamento si libera del suo affittuario viene completamente restaurato.

È il caso ad esempio dell’appartamento di Manera messo completamente a nuovo nel 2007. Anche nell’appartamento soprastante, dove risiede la cinquantanovenne, lo scorso anno sono stati effettuati dei lavori di sistemazione che riguardato anche l’impianto idraulico. «Purtroppo però la sua affittuaria - afferma l’amministratrice condominiale - non ci ha permesso di effettuare tutti i lavori necessari così abbiamo dovuto rinunciare a sostituire quelle tubature le cui perdite hanno causato il crollo».

Di parere ovviamente contrario la cinquantanovenne: «Si dovrebbe semplicemente ammettere che i lavori non sono stati fatti in maniera adeguata. Altrimenti non sarei costretta ad abbandonare la mia abitazione». Tutte e due comunque sono sollevate dal fatto che Manera e la moglie non abbiano riportato alcuna ferita.

Grande però lo spavento provato dal sessantacinquenne disabile. Non inferiore ora sarà anche il suo disagio visto nei prossimi giorni dovrà rimanere in albergo. Troppo pericoloso infatti, a causa della possibilità di altri crolli, sarebbe stato rimanere nella sua abitazione all’interno della quale, oltre ai vigili del fuoco di Treviglio, hanno effettuato un sopralluogo anche i tecnici comunali.

In base alla loro relazione il sindaco Graziano Pirotta ha poi firmato l’ordinanza di sgombero delle due abitazioni rimaste danneggiate. «Fortunatamente non è successo nulla di grave a nessuna persona - afferma il primo cittadino -, probabilmente il caseggiato merita una manutenzione più adeguata ma su questo non voglio entrare nel merito. L’importante è che la soletta e ciò che ne ha causato il crollo venga al più presto riparato».

E già giovedì l’amministratrice condominiale sarà sul posto per concordare con i tecnici quali interventi effettuare. La sua previsione è che i lavori non avranno una lunga durata. È ciò che spera anche Manera che comunque nel frattempo, con la grande forza d’animo e spirito che lo contraddistinguono, è pronto a vivere i prossimi giorni che passerà fuori casa come una vacanza.

«L’importante - afferma con un sorriso - è che venga ospitato in un albergo a cinque stelle». Poi però facendosi più serio dice: «Speriamo che ciò che è accaduto non si verifichi più nella mia abitazione e nemmeno in quelle di tutto il caseggiato. Anche perché visto che non tutti hanno il vizio del fumo potranno essere fortunati come lo sono stato io».

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