Le famiglie tornano a comprare
Ma a Bergamo la spesa è più cara

A dicembre le famiglie lombarde tornano a spendere: più di 1 lombardo su 4 non farà tagli alla spesa e non modificherà le proprie abitudini. Monzesi, varesotti e milanesi sono i più convinti a non fare rinunce, a differenza di bresciani e bergamaschi che sono più pessimisti, in fatto di consumi, rispetto allo scorso Natale. E anche se non tagliano la spesa, le famiglie lombarde non si indebitano: solo 3 famiglie su 10 fanno ricorso all’indebitamento e ancor più bassa è la percentuale di chi ha più di un finanziamento a proprio carico (circa 5%). Lo rivela un'indagine della Camera di Commercio di Monza e Brianza.

Nella maggior parte dei casi le famiglie si indebitano per l’acquisto o la ristrutturazione della propria abitazione (6 su 10) e per l’acquisto di automobili o motocicli (4 su 10). Con l’eccezione dei bresciani che ricorrono al credito più per l’acquisto della nuova autovettura che per la casa. E se sono costrette a rinunce, quasi 6 famiglie su 10 lombarde scelgono di ridurre in primo luogo lo shopping destinato ad abbigliamento e ad accessori, quindi il tempo libero, ma lasciando invariato il budget per lo sport e il benessere.

Sul fronte della spesa, per risparmiare torna a salire la mobilità delle famiglie lombarde rispetto al punto vendita: salgono i discount a Brescia (25%), i supermercati a Bergamo (16%) e i mercati a Milano (5%). E scende anche la fedeltà al marchio: i lombardi si spostano verso i marchi di “catena” (+6%) e soprattutto guardano con più attenzione allo scaffale delle promozioni (+15%).

Lodi è la provincia più economica della Lombardia per la spesa (-9% rispetto alla media lombarda), seguita da Como (-5,1%) e Lecco (-4%). Pavia è in media lombarda. Sopra Brescia (+1,1%), Cremona (+1,4), Monza (+1,9%). Bergamo e Varese sono le più care (rispettivamente +3,6% e +3,7%).
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