Serre nel parco Suardi
Ecco il progetto del Creberg

Quattro, forse tre, serre: uno spazio espositivo dentro al verde e aperto al parco. È il progetto della nuova sala dell’Accademia Carrara che il Credito Bergamasco intende regalare alla città in occasione del suo 120° compleanno, in calendario per il 2011.

Quattro, forse tre, serre: uno spazio espositivo dentro al verde e aperto al parco. È il progetto della nuova sala dell’Accademia Carrara che il Credito Bergamasco intende regalare alla città in occasione del suo 120° compleanno, in calendario per il 2011.

Lunedì il Consiglio d’amministrazione della Fondazione Creberg ha dato il via libera allo studio dell’architetto Attilio Gobbi di definire il progetto sull’area delle ex Canossiane di via San Tomaso. «Il nostro vuole essere un regalo alla città, non intendiamo forzare nessuno: l’ipotesi alla quale sta lavorando Gobbi è una struttura leggera, ben integrata nel territorio e che valorizzi come non mai le preesistenze storiche esistenti. Uno spazio polifunzionale che possa essere utilizzato per fini espositivi, ma non solo. Ma soprattutto qualcosa che diventi parte del parco» spiega Cesare Zonca, presidente del Credito Bergamasco.

Le prime ipotesi elaborate dallo studio Gobbi sono quelle di una struttura leggera, con pochissimo cemento: pareti in multistrato a secco, utilizzo di materiale riciclabile e copertura in U-glass bianco latte, così da rendere naturale il passaggio della luce. Si tratta di una serie di quattro (o tre) stecche dall’altezza massima di circa 6 metri, con il tetto spiovente (tipo gli shed dell’architettura industriale, ma con una pendenza molto più ridotta e delicata), raccordate tra di loro e collocate seguendo la balza del terreno e senza apportare modifiche di alcun genere al suo assetto naturale.

Le serre sono collegate tra loro e all’interno attraverso un sistema di pannelli si potranno realizzare spazi modulari completamente funzionali e indipendenti tra loro. Si parla di una superficie espositiva di quasi 300 metri di pareti, con al centro una vera e propria corte e la visione degli spazi verdi del parco da ogni sala.

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