Regali di Natale poco graditi?
Si riciclano al mercato dell'usato

Gli italiani riciclano i regali di Natale oltre che sul web anche nei negozi tradizionali e nei mercatini che commerciano articoli di seconda mano, che, tra chi acquista a dicembre e chi invece riporta doppioni o doni poco graditi a gennaio, vedono aumentare il proprio giro d’affari durante il periodo delle feste di quasi 3 milioni di euro, di cui circa 750.000 euro in Lombardia.

Con la crisi, rispetto allo scorso anno, in Lombardia sono aumentati dell’8% coloro che hanno acquistato i doni di Natale tra mercatini e negozi di articoli di seconda mano. E negli ultimi giorni di dicembre sono in aumento del 9%, rispetto allo scorso Natale, i lombardi che si sono già disfati di doppioni e regali poco graditi, cercando di rivenderli ai mercatini dell’usato.

È quanto emerge da una stima e da un’indagine condotta dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza e su dati Registro Imprese, Istat. I lombardi spenderanno circa 300 milioni di euro per i saldi invernali: il 40% delle famiglie lombarde è interessata agli acquisti di cappotti, stivali e di altri capi o accessori “curati” a lungo dalle vetrine, per una spesa media a famiglia di 80 euro.

A Milano la spesa media a famiglia è in linea con quella regionale (80 euro) mentre a Bergamo e nelle piccole province lombarde il budget destinato ai saldi invernali sale a 90 euro. I meno pazienti per lo shopping sono milanesi e monzesi: dove rispettivamente il 13% ed il 12% delle famiglie ha preferito non attendere i saldi per fare acquisti. Le imprese attive in Italia in commercio al dettaglio di articoli di seconda mano sono complessivamente 3.411, di cui il circa 14% in Lombardia (474 imprese attive), seguono Lazio (464) e Toscana (433).

In Lombardia la maggiore concentrazione di imprese attive nel commercio al dettaglio di articoli di seconda mano è in provincia di Milano (229 imprese, vale a dire circa la metà del totale lombardo) seguono Brescia (71 imprese) e Bergamo (38 imprese).

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