Un hotel di lusso a 5 stelle?
Bergamo potrebbe averne uno

Un hotel a cinque stelle? A Bergamo, dove ancora manca, potrebbe presto pensarci chi del lusso alberghiero non solo se ne intende. Ma chi dalle risorse ricavate dalla cessione della «casa» di Fellini, lo storico e leggendario Grand Hotel di Rimini, sta collezionando una rete di alberghi esclusivi sul territorio nazionale. Destinazioni uniche, unite a uno stile autentico ed essenziale.

Un connubio che Casto Iannotta, imprenditore «nato» all’Hotel Milano di Bratto, è riuscito a creare con la società «Exclusive Hotel Collection». Una società - interamente controllata dalla famiglia Iannotta di cui Casto è presidente - che nell’ultimo anno ha visto portare a compimento lo sviluppo di otto ambiziosi progetti. E l’ambizione, ora, sarebbe proprio quella di riuscire a soddisfare l’esigenza di chi (da tempo) sogna di vivere l’ospitalità a cinque stelle con un servizio raffinato e personalizzato, in città, a Bergamo. La stessa esigenza (non soddisfatta) che lo scorso agosto, ad esempio, ha fatto allontanare a Brescia lo sceicco di Dubai.

«È più che una scommessa - afferma Casto Iannotta -. È una partita importante che, forse, è giunto il momento di giocare. Non solo per noi, ma per l’intera Bergamasca. Permettere a chi ama il lusso di avere a disposizione una struttura di rappresentanza al servizio degli imprenditori, dei turisti e degli amanti della cultura e di quella clientela del lusso che è sempre più trasversale per età anagrafica, stili di vita, fasce di reddito. Dobbiamo saper parlare tutti i linguaggi del mercato per un cliente che è molte cose contemporaneamente».

Quale potrebbe essere la location ideale di un cinque stelle, in città, a Bergamo? «Attualmente - svela Casto Iannotta - ci sono tre aree interessanti: la zona di via XX Settembre, quella dello spalto di Sant’Agostino o, in alternativa, un altro punto di Città Alta con la riconversione di un noto immobile storico». Più di un’idea: un progetto in grande stile, e non potrebbe essere altrimenti il suo, che si aggiunge alla vasta e preziosa collezione di «Exclusive Hotel Collection».

Casto Iannotta sostiene che «oggi bisogna rispondere all’esigenza di frammentazione delle vacanze, offrendo nuove destinazioni, tagliando gli orpelli, ma mantenendo l’eccellenza, per rispondere comunque alle esigenze del cliente e attuando una politica di promozione anche nelle aree di partenza, dove si possono sfruttare i voli low cost».

Da qui, forse, l’idea di scommettere anche su Bergamo, dopo aver voluto la ristrutturazione di conventi, palazzi, castelli o vecchi alberghi, valorizzandone la loro identità storica e declinando il tutto in perfetto stile italiano. «In queste strutture - aggiunge il presidente di “Exclusive Hotel Collection” - la cucina locale viene riproposta con un’attenta selezione dei prodotti. I consumi gastronomici stanno costituendo la nuova frontiera del lusso: il prodotto alimentare non seriale né trasformato, ma autentico, legato al territorio, diventa un privilegio di pochissimi intenditori che offrono marchi spesso conosciuti per i quali garantiscono e fanno da ambasciatori.

«Il relax - prosegue Iannotta - è invece assicurato con trattamenti in sintonia con i singoli contesti: la qualità della vita, ne sono convinto, è la ricerca di un’esperienza di benessere naturale personalizzata». Quanto ai numeri e al giro di affari il presidente di «Exclusive Hotel Collection» si ritiene più che soddisfatto: «Le operazioni di investimento e ristrutturazioni (tra cui anche la realizzazione delle nuove Emotional Suite all’Hotel Milano di Bratto) si aggirano intorno ai 68 milioni di euro, oltretutto con un notevole incremento del valore iniziale degli immobili. Finora, considerando il difficile contesto del mercato nazionale e internazionale, la risposta è stata molto positiva». Che prossimamente, con l’idea di aprire un cinque stelle lusso, lo sia anche in città a Bergamo? Magari già nel 2010?
 Alessandro Invernici

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