Associazione a delinquere, sedici bergamaschi rinviati a giudizio

Associazione a delinquere, sedici bergamaschi rinviati a giudizioAvrebbero acquistato merce pagandola con assegni postdatati non coperti. 16 persone, residenti in città e provincia, sono stati rinviate a giudizio durante l’udienza preliminare che si è svolta questa mattina al Tribunale di Bergamo.

Dei 16 bergamaschi, tredici sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, tre per ricettazione. Il fatto in questione risale agli anni 1997/1998: secondo l’accusa gli indiziati si spacciavano dipendenti di società fittizie per le quali acquistavano materiale di vario genere: tessuti, legname, gioielli, ma anche macchinari e materiale d’arredo.

I beni, per un valore di svariate centinaia di milioni di vecchie lire, venivano acquistati da fornitori di tutta Italia attraverso piccoli pagamenti iniziali e assegni postdatati che venivano successivamente garantiti dalla banca d’appoggio grazie alla presenza di un complice interno. In realtà il conto corrente a cui erano collegati gli assegni conteneva poco più di un centinaio di euro. Le indagini sono state avviate quando i fornitori hanno iniziato a denunciare i mancati pagamenti: in questo modo la Polizia di Bergamo ha scoperto la truffa e ha individuato le 16 persone, al momento scarcerate a piede libero, in attesa di processo previsto per luglio.

(10/04/2003)

Su L’Eco di Bergamo del 11/04/2003

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