Contro il bullismo, poliziotti pattugliano le scuole

«Bullismo, fenomeno diffuso», concordano così commentatori e addetti ai lavori nell’analisi degli episodi registrati negli ultimi tempi in città e provincia. L’ultimo, il più clamoroso, è quello che ha visto pochi giorni fa l’arresto di sei minorenni accusati di aver taglieggiato un loro coetaneo. Per fronteggiare il problema del bullismo, ma anche per prevenire altri fenomeni criminosi, come furti o spaccio di droga ad esempio, la questura ha scelto di fare sentire di più la presenza delle forze dell’ordine nel mondo della scuola. E da questa mattina sono passati alle vie di fatto: agenti della squadra Volanti e poliziotti di quartiere si alternano infatti nel servizio di pattugliamento all’entrata e all’uscita dagli istituti scolastici. «Si tratta - ha spiegato il questore Salvatore Longo - di un completamento del servizio del poliziotto di prossimità. Vogliamo essere il più possibile vicini alla gente, aumentare il senso di sicurezza dei cittadini».

Nel pattugliamento delle scuole sono impegnati equipaggi delle volanti e poliziotti di quartiere. I primi seguiranno a turno le scuole della periferia, i secondi soprattutto le scuole del centro e quelle del loro territorio di competenza. Gli agenti hanno il compito di vigilare l’entrata e l’uscita degli studenti dalla scuola, prendere contatto con i responsabili degli istituti, monitorare la situazione per prendere atto di particolari problemi o criticità.

(06/10/2004)

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