Mozzanica, rientra la salma
di padre Maffi: sabato i funerali

Rientrerà in Italia venerdì sera la salma di padre Gianbattista Maffi, il missionario mozzanichese dei Padri Bianchi morto il 5 gennaio in un rogo a Tunisi, all'età di 54 anni. I funerali sono in programma sabato alle 14,30, nella parrocchiale di Mozzanica. L'arrivo della salma in paese è atteso nel tardo pomeriggio: accompagnata da un confratello proveniente da Tunisi e probabilmente da un confratello proveniente da Roma, la bara sarà accolta nella parrocchiale di Santo Stefano, dove per le 21 è prevista una veglia di preghiera e dove rimarrà fino al giorno successivo per il funerale.

Padre Maffi sarà sepolto nella cappella del cimitero locale dove riposano i sacerdoti della parrocchia di Mozzanica. Il sindaco Massimo Alloni dà per certa la presenza alla cerimonia funebre del gonfalone del Comune. Stessa intenzione è stata espressa ad Alloni da Aurelio Fratus, sindaco del Comune di Barbata, paese in cui padre Gianbattista era nato il 21 agosto 1955.

Nel frattempo a Tunisi le autorità locali stanno ancora cercando di chiarire le cause dell'incendio divampato lo scorso 5 gennaio nella biblioteca dell'Ibla, l'Istituto di belle lettere arabe, costato la vita a padre Gianbattista Maffi. Dall'ottobre 2007 il religioso lavorava nel centro di studi e di ricerca fondato nel 1926 dai Padri Bianchi come centro di dialogo cristiano-islamico e situato nel quartiere popolare di Makal Ezzam.

Profondo conoscitore dell'Islam nordafricano, padre Maffi era molto apprezzato da studiosi e ricercatori. Prova né è il fatto che per la Messa di suffragio di sabato scorso, celebrata dal vescovo di Tunisi Maroun Lahham nella cattedrale cittadina, hanno preso parte, oltre ai fedeli cristiani, anche una folla di tunisini musulmani.

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