Finalmente la telefonata da Haiti:
sono vivo, ma è stato terribile

Sono stati giorni di apprensione, quelli appena passati, per i familiari di don Mauro Brescianini, il missionario ambrosiano 68enne originario di Palosco e appartenente alla Diocesi di Milano che da luglio 2007 si trova ad Haiti per ricostruire la chiesa della parrocchia di Sant'Anna a Mare Rouge, cittadina collocata a Nord dell'isola. In questi giorni il missionario bergamasco sta vivendo in prima persona l'inferno che ha scosso l'isola caraibica, che adesso rimane parzialmente isolata. Solo nella notte tra giovedì e venerdì don Mauro è riuscito a contattare telefonicamente i familiari per rassicurarli delle sue condizioni.
Un inferno, quello di Haiti, rivissuto indirettamente ieri dalle parole della sorella del missionario, Giuseppina Brescianini, 77enne di Palosco, di ritorno lo scorso 5 gennaio da un viaggio nell'isola caraibica. «Don Mauro ha contattato, la notte scorsa verso le 3,30, nostra sorella Antonietta di Arese tramite Skype - riferisce ieri pomeriggio la signora Giuseppina -. Le ha detto che dobbiamo star tranquilli, che lui sta bene: si trova temporaneamente a Port de Paix, a 140 chilometri di distanza e più a Nord rispetto a Port au Prince. Ho saputo che mio fratello era salvo questa mattina e adesso sono più tranquilla. Già al Tg3, giovedì, si era divulgata la notizia che mio fratello si era salvato. Ma fin quando non ha chiamato non eravamo sereni».
L'anziana prosegue nel racconto della telefonata di don Mauro: «È stato al telefono pochi minuti. Adesso lì c'è l'inferno - ha detto ad Antonietta la notte scorsa -. Ha sentito la scossa e tutto il trambusto, perchè il terremoto è stato molto forte. Adesso le molte vie di comunicazione non sono più aperte, anche quelle telefoniche sono molte precarie. Non sappiamo come sia riuscito a prendere la linea la notte scorsa».
Don Mauro Brescianini è partito per Haiti il 16 luglio 2007 e ha raggiunto a Mare Rouge l'amico don Giuseppe Noli, missionario di Como. «Don Mauro si è innamorato di Haiti e non è più tornato in Italia - ha detto la sorella Giuseppina -. Sta ricostruendo la chiesa della parrocchia di Sant'Anna a Mare Rouge, insieme a don Noli. Li ho raggiunti le scorse settimane. Sono partita a metà dicembre e sono tornata a casa il 5 gennaio. Ho fatto tappa a Port au Prince e per alcune ore ho sostato in una struttura dei Camilliani, che è la sede di un ospedale e di una casa famiglia. Dopo una settimana il terremoto ha devastato quella città che avevo visitato. A ripensarci mi emoziono ancora e penso di esser stata miracolata».
Don Brescianini è stato ordinato sacerdote il 26 giugno del 1965 a Milano. È stato curato di Milano, a Cagnola, dal 1965 al 1984 e dal 1984 al 1994 è stato il parroco di Golasecca, in provincia di Varese. Dal 1994 fino al giorno della sua partenza per Haiti don Mauro è stato il prevosto di Abbiate Guazzone, nel Varesotto. Il 16 luglio 2007 ha salutato la sua parrocchia per arrivare, nel giro di diverse ore, a Mare Rouge. «Quando sono arrivata ad Haiti ero molto felice di rivedere mio fratello dopo tanto tempo - ha concluso Giuseppina Brescianini -. Ma in quella terra vi ho trovato molta povertà. C'erano tante capanne fatte di frasche e di legno, ho visto anche qualche casetta in muratura con il tetto in foglie di banane intrecciate. Ricordo tanti bambini scalzi che andavano a prendere l'acqua, a due-tre chilometri di distanza, prima di andare a scuola. Non dimenticherò la cordialità della gente che ho incontrato».

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