La lettera di un pendolare
«Bergamo si merita di più»

Bergamo merita di più e i suoi pendolari dovrebbero riuscire ad arrivare a Milano in mezz'ora. Il nuovo orario delle ferrovie invece ha diminuito i tempi di percorrenza di soli quattro minuti, quando va bene. Ma questa è una presa in giro per chi quotidianamente deve recarsi a Milano per lavorare e studiare. Così la pensa un pendolare che ci ha scritto questa lettera.

«Sono uno dei tanti pendolari che frequenta da più di venti anni la linea Bergamo – Milano e non sono sicuro di poter correttamente rappresentare e descrivere il grande senso di frustrazione ed amarezza che pervade le persone che quotidianamente devono prendere il treno per recarsi sui posti di studio o di lavoro. D’altronde chi sale sul treno ha già i suoi pensieri/problemi di lavoro e di studio e non vorrebbe sobbarcarsene altri: allora si sopravvive cercando di limitare i danni…..

Non mi voglio soffermare sulla qualità del servizio (treni vecchi e sporchi, spesso o troppo freddi o troppo caldi, carrozze chiuse o convogli troppo corti; sono addirittura tornate in auge alcune carrozze che erano scomparse dalla circolazione e che rappresentano il senso di completo degrado con cui dobbiamo convivere) di cui troppo poco si parla ma che, se desidera, le posso documentare con fotografie molto esaurienti.

Non mi voglio neanche soffermare sullo stato della nostra Stazione: della sua sistemazione si parla ormai da anni ma i lavori non iniziano mai. Vorrei presentare la situazione da un altro punto di vista che non è quello del povero pendolare ma che dovrebbe essere quello delle persone che vivono Bergamo e in parte nella Provincia, quello del tessuto imprenditoriale e produttivo della nostra Città. Lo spunto questa volta lo prendo dal tanto sbandierato “nuovo orario dei treni” che si è rivelato, ancora una volta, ampiamente al di sotto delle aspettative.

Il treno più veloce da Bergamo e Milano Centrale o viceversa dovrebbe impiegare ben 48 minuti (spessissimo in ritardo) ed il risparmio, dopo aver raddoppiato la Bergamo Treviglio e quadruplicato la Treviglio - Milano, si è rivelato di ben QUATTRO MINUTI. Sì, avete capito bene, tutti i milioni di euro spesi per velocizzare la linea si è tradotto in ben QUATTRO MINUTI. Probabilmente ci saranno anche dei treni il cui tempo di percorrenza si è ridotto di 15 minuti ma attualmente impiegano comunque più di un'ora per arrivare a Milano. Si tenga presente che oggi per andare da Milano a Bologna si possono impiegare 52 minuti, per Torino un'ora ma soprattutto da BRESCIA a Milano i treni possono impiegare 46 minuti con quasi il doppio di chilometri da percorrere.

Ora lasciamo pure perdere le esigenze dei poveri pendolari che sognerebbero di avere un treno che in mezz’ora li porti a Milano: qui il problema è della città e di parte della Provincia che non viene in alcun modo tenuta in considerazione da Trenitalia e dalla Regione Lombardia. Le ragioni per allarmarsi e muoversi sono principalmente tre: l’esigenza per la Città di essere collegata velocemente a Milano per poter usufruire dei servizi di alta velocità (per esempio se dovete andare a Torino, Trenitalia vi consiglia il comodo treno delle 6.02 – quello successivo probabilmente non garantisce la coincidenza anche se dovrebbe arrivare alle 7.50– per prendere il treno delle 8 che in un’ora vi porta a destinazione); l’importanza di non perdere il vantaggio competitivo dato dall’aeroporto (oggi ci sono i servizi offerti dai pullman ma molti turisti utilizzano ancora il treno); la possibilità di offrire come residenza la Città di Bergamo e dintorni per chi lavora a Milano che, se i servizi lo permettessero, verrebbe volentieri a vivere nella nostra bella Città per molteplici ragioni tra le quali i prezzi degli appartamenti ancora accessibili rispetto a molte zone di Milano e al qualità delle vita.

Abbiamo fatto notevoli investimenti per il tram delle Valli al fine di ridurre il traffico e questo va nella direzione di facilitare gli insediamenti fuori dalla città mentre poco è stato fatto per attirare, con servizi decenti, flussi provenienti da altre zone della Lombardia che risolverebbe l’annoso problema della diminuzione della popolazione nella nostra Città con un notevole vantaggio per i prezzi degli immobili nonché per il commercio cittadino. Su questo traguardo che personalmente vedo importantissimo (MILANO IN 30 MINUTI) si dovrebbero impegnare con decisione il nostro Sindaco, il Presidente della Provincia di Bergamo, i nostri Parlamentari nonché le forze economiche ed industriali della Città.

In questo caso non si tratta di nuovi investimenti in infrastrutture o di treni più veloci ma di priorità nell’utilizzo della rete esistente e su questo Bergamo deve trovare lo spazio che le spetta. Fuori dalla nostra Stazione, speriamo prima o poi sistemata e ristrutturata, dovrebbe comparire, come fuori dalla stazione di Milano, un orologio che scandisca i minuti che mancano per avere un collegamento verso Milano con un tempo di percorrenza di non più di TRENTA MINUTI perché averci fatto risparmiare solo QUATTRO MINUTI ci sembra veramente una presa in giro. Scusate concittadini Bergamaschi ma sono il solo che la pensa in questo modo?

N.B. Ho letto le buone intenzioni dell’Amministratore Delegato della Società che gestisce il trasporto ferroviario regionale, Paolo Giuseppe Biesuz, nell’intervista di venerdì e non posso essere d’accordo quando, alla precisa domanda sui tempi di percorrenza rimanda a “quando saranno risolti i problemi più urgenti” aggiungendo poi che si potrebbe migliorare in futuro “magari fuori degli orari di punta per intercettare i professionisti” come se non si avesse invece l’esigenza proprio di arrivare nel primo mattino a Milano anche solo per prendere i treni dell’alta velocità. BERGAMO MERITA MOLTO DI PIU’. Per il resto gli auguro che possa realizzare tutto quanto promesso».
Grazie per l’accoglienza
Claudio Camozzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA