Record di tombini a Treviglio
In via Cavallotti 201 in 300 metri

Oltre duecento – per la precisione 201 – in soli trecento metri. È l’incredibile numero di tombini di varie dimensioni e forme che sono stati realizzati in via Cavallotti, una delle principali strade del centro di Treviglio, da ormai un anno e tre mesi oggetto di un interminabile intervento di riqualificazione urbanistica. Nelle intenzioni del progetto c’era quella di trasformare la strada – che collega la zona Nord con via Roma, cuore dello shopping trevigliese – in una graziosa via affiancata da uno dei pochi tratti urbani ancora scoperti della roggia Mulina: per questo l’intervento prevedeva la collocazione di sampietrini, la realizzazione di una pista ciclabile e la riqualificazione dello stesso corso d’acqua.

Solo che, a distanza di quindici mesi dall’inizio dei lavori – il 20 ottobre 2008 –, la via si presenta tutt’altro che il «nuovo naviglio trevigliese» che avrebbe già dovuto essere. Quello che soprattutto stupisce per chi la percorre a piedi – in auto l’accesso è ancora riservato ai soli residenti, ma a ogni ora del giorno c’è un viavai di veicoli – è il numero di tombini, davvero eccessivo. A contarli si arriva a 201 in soli trecento metri, quelli già oggetto dell’intervento di riqualificazione urbana, ovvero dallo svincolo con via Colleoni fino all’incrocio con viale Cesare Battisti (lungo la circonvallazione interna), a pochi metri da via Roma.

Alcuni tratti di strada sembrano quasi imbarazzanti: sulla pista ciclabile ci sono fino a cinque o sei tombini rotondi, uno in fila all’altro, oppure tre o quattro tombini quadrati, disposti in un punto obliqui, in un altro in fila, in un altro ancora del tutto a caso.
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