Casa di riposo di via Gleno
rientrati i 14 esuberi programmati

I 14 posti di lavoro che la Casa di riposo Gleno voleva «tagliare» sono salvi: lunedì sera tra la direzione della Fondazione Casa di riposo Santa Maria Ausilitrice onlus e le Rsu di Cisl e Cgil (con la sigla anche delle segreterie di categoria dei due sindacati) si è raggiunto l'accordo per evitare la messa in mobilità dei lavoratori.

Il tavolo delle trattative ha visto quindi una soluzione soddisfacente sia per le rappresentanze sindacali di maggioranza all'interno del Gleno sia del direttore generale della Fondazione, Fabrizio Lazzarini: l'accordo prevede l'avvio della cassa in deroga della durata di 12 mesi con il contemporaneo ritiro della procedura di licenziamento (sarebbe scattato alla mezzanotte di lunedì, in base all'accordo di programma siglato dai sindacati due anni fa con la ristrutturazione aziendale del Gleno); possibilità di accedere a una buona uscita per chi decide l'uscita volontaria dall'azienda (18 mensilità nei primi tre mesi di cassa in deroga, e poi a diminuire); scivoli per la pensione fino al 2013, nonché la possibilità per i lavoratori di accedere a corsi di formazione e di riqualificazione professionale che possano eventualmente permettere loro una ricollocazione.

«Siamo soddisfatti, anche della disponibilità mostrata dalla Fondazione a trovare un accordo», il commento di Csil e Cgil. «Ci siamo impegnati per la tutela dei lavoratori», ha commentato Lazzarini. L'accordo non è stato siglato da Rdb/Cub né da Fials; la Uil non era presenta all'incontro.

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