Lunedì pomeriggio a Zogno
i funerali di Dodo e Simone

Saranno celebrati lunedì alle 15, nella chiesa parrocchiale di Zogno, i funerali di Edoardo Moioli e Simone Pesenti, i due giovani che giovedì sera sono tragicamente morti nello schianto di Sedrina. Sarà don Angelo Domenghini, parroco di Brembilla, a presiedere la cerimonia funebre.

I compagni di classe dei due ragazzi hanno realizzato un grande cartello firmato da tutti che campeggia nell'aula della 5ª M-O dell'Istituto per meccanici ed elettricisti di Zogno. Questa mattina i compagni di scuola di Dodo e Simone non hanno fatto lezione, ma tutti assieme hanno raggiunto la camera mortuaria dell'ospedale di San Giovanni Bianco per stringersi attorno al dolore dei familiari delle vittime, un dolore muto che anche l'intera valle ha fatto proprio.

Sui banchi dei due giovani, i loro compagni di classe hanno deposto un mazzo di fiori bianchi. Una Messa sarà celebrata in loro suffragio qualche giorno dopo i funerali, mentre per domani alle 20 ci sarà una veglia di preghiera a Brembilla, a casa di Edoardo Moioli.

Edoardo Moioli, 20 anni, era l'ultimo di sei fratelli, di cui uno gemello, attualmente impegnato ad Aosta per il servizio militare. A Brembilla abitava con mamma Maria Rossa, casalinga, e papà Guido, pensionato, in via Sotto Camorone. La famiglia era originaria di Ponteranica, ma si è trasferita a Brembilla, dove è molto conosciuta, ormai da 15 anni.

Edoardo aveva ripreso gli studi dopo aver li interotti lo scorso anno anche per dare una mano ai genitori nella gestione di un ristorante - il «Rif» - a Roncobello. Grande appassionato di motori, Edoardo seguiva con enorme interesse il lavoro di uno dei fratelli, collaudatore alla «Freni Brembo».

Simone Pesenti, 19 anni, primo di due fratelli, abitava a Ubiale, in via Plana, con la mamma Carmen, casalinga, e il papà Renzo, titolare di un'officina meccanica, dove anche Simone dava il proprio apporto. Come Edoardo, anche Simone era un grande appassionato di motori e, insieme, non perdevano occasione per mettere mano ai «motori» su cui viaggiavano.

Giovedì sera si erano ritrovati in un bar di Sedrina per trascorrere ancora una serata insieme: un tragico destino li ha uniti anche nella morte, strappandoli a due famiglie che ora vivono nell'angoscia un terribile dolore.

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