Il nuovo statuto della Provincia
all'insegna del risparmio di risorse

Risparmio di risorse, rapporti più diretti tra assessorati e consiglieri e un difensore civico a disposizione dei comuni del territorio. Sono questi alcuni dei punti principali del nuovo Statuto della Provincia di Bergamo che sarà licenziato definitivamente lunedì 1° febbraio dalla Quarta Commissione consiliare della Provincia di Bergamo. Con la riunione di lunedì infatti, termina la revisione dello Statuto iniziata nei mesi scorsi.

«Siamo riusciti, nei tempi preposti - spiega Maurizio Maggioni, presidente della Quarta Commissione - a licenziare la nuova stesura dello Statuto della Provincia che permetterà di rendere più snella l’attività dell’ente, di avvicinarla ancora di più al cittadino con un maggior risparmio economico per il suo funzionamento. Per lo statuto abbiamo recepito le indicazioni del Governo e ora partiremo con la revisione del regolamento della Provincia che sarà licenziato entro aprile. Come PDL abbiamo voluto fortemente introdurre delle norme per il corretto funzionamento dell’Ente, snellendo le procedure, riqualificando la figura del difensore civico e in accordo con la Lega Nord tutto ciò vedrà la luce in breve tempo».

Tra i punti principali toccati dallo statuto: vengono valorizzate la tutela dell’ambiente e della persona; viene eliminato il cartaceo per la convocazione delle commissioni e dei Consigli a favore di email e sms; viene mantenuta la posizione del difensore civico che avrà valenza territoriale maggiore e sarà a servizio dei Comuni stessi. «Questo – prosegue Maggiore – permetterà un risparmio per tutti quei comuni che non possono permettersi il difensore. Lo statuto inoltre prevede un maggior filo diretto tra gli assessorati e i consiglieri e verranno inoltre ridotti al minimo i tempi di convocazione dei Consigli e delle Commissioni».

«Si tratta di un grande lavoro portato avanti dal PDL in accordo con la Lega – conclude il presidente della IV Commissione -, inoltre abbiamo trovato un’apertura dall’opposizione che ha riconosciuto la validità delle nostre idee».

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