Caravaggio, presidio dei sindaci
«Basta cave nella Bassa, troppe»

Tenere alta l'attenzione sul problema delle cave, siano poli estrattivi previsti dal piano provinciale come quelli di Casirate e di Caravaggio, oppure cave di prestito per le grandi infrastrutture come quelle individuate di recente a Mozzanica, Fornovo, Antegnate e Covo.

Il presidio indetto a Caravaggio dai circoli del Partito Democratico della zona della Gera d'Adda ha avuto successo con la presenza di oltre cento persone, tra cui molti sindaci, il vicepresidente della Regione Lombardia ed assessore regionale all'Istruzione Gianni Rossoni e il presidente della provincia di Cremona Massimiliano Salini, entrambi del PdL.

Gabriele Riva, sindaco di Arzago e segretario provinciale del Pd, ha parlato per primo: «Quello di oggi è un momento importante perché riusciamo a far confrontare enti e personalità diversi. Chiediamo che determinate scelte non vengano fatte sulle teste dei territori. Il nostro, già provato a sufficienza, non può sopportare altri carichi»

Rossoni ha risposto sottolineando in sostanza come il reinserimento della cava di Caravaggio nel piano cave orobico, deciso dalla Giunta Formigoni poche settimane fa in ottemperanza a una sentenza del Tar di Brescia, non significhi automaticamente realizzazione dell'escavazione.

Il commento di Maurizio Martina, segretario regionale del Pd: «È un'emergenza che riguarda questa fetta di territorio lombardo, ci batteremo fino in fondo per farvi fronte e se un domani diventeramo maggioranza in Regione cambieremo le regole affinché prevalgano gli interessi delle comunità e non le logiche di corto respiro». Leggi di più su L'Eco di domenica 7 febbraio.

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