Giallo di Treviglio: l'autopsia
chiarirà se l'etiope è stato ucciso

L'ipotesi più probabile, per gli inquirenti, è che Daniel Teferi - l'etiope di 35 anni trovato senza vita sabato mattina sul binario numero 5 della stazione Centrale di Treviglio - sia stato colpito alla testa con una spranga, sporca di una sostanza che potrebbe anche essere sangue e recuperata dalla polizia poco lontano dal corpo dell'uomo.

Anche se – fino a quando non si avrà l'esito dell'autopsia, in programma lunedì pomeriggio, 8 febbraio – restano aperte anche le altre ipotesi, benché meno probabili: tra queste c'è anche quella che l'immigrato sia caduto sul binario e abbia picchiato il capo contro uno dei bulloni delle rotaie.

L'autopsia sarà dunque un momento importantissimo per far luce sul giallo della morte: verrà eseguita dal dottor Zeno Di Battista dell'Istituto di medicina legale di Verona, nella camera mortuaria del cimitero. Gli inquirenti sperano di capire cosa ha provocato la profonda ferita che l'immigrato presentava sul lato posteriore destro della testa, che gli ha quasi certamente causato la morte.

Poi si dovrà capire perchè si trovava in quel punto della banchina, all'estremità est della stazione ferroviaria, quando la coincidenza per Bergamo – la sua destinazione – l'avrebbe dovuta prendere proprio dall'altra parte, sul versante ovest della Centrale.

La Polfer di Treviglio e Milano, che sta portando avanti le indagini coordinate dal sostituto procuratore Maria Mocciaro, ha ascoltato parenti e amici della vittima. Daniel Teferi risultava residente a Roma da ormai diversi anni.

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